Ribaltone supplenze, valanga di reclami la scuola parte nel caos

Martedì 7 Settembre 2021 di Camilla De Mori
Scuola, ripartenza in salita

UDINE - Ripartenza ad ostacoli per le scuole friulane. E mica solo per la necessità di verificare i Green pass tutte le mattine in attesa della piattaforma ministeriale. Le procedure informatizzate per le nomine, rese più snelle anche (e non solo) in virtù dell'emergenza pandemica, si scontrano ora in provincia di Udine con una messe di contestazioni da parte dei precari, anche se sui numeri non c'è chiarezza, visto che la Flc Cgil, per bocca di Massimo Gargiulo, parla di «centinaia di reclami da parte dei docenti che ci risultano siano arrivati all'Ufficio scolastico», mentre la dirigente provinciale dell'Usp Fabrizia Tramontano smentisce che ce ne siano così tanti («Assolutamente no»). 
E questo a pochi giorni da quando, il 3 settembre scorso, la direttrice regionale Daniela Beltrame aveva legittimamente volto un plauso ai suoi uffici proprio perché tutte le supplenze erano state assegnate.

LA RICHIESTA

Sia come sia, la Flc Cgil di Udine ieri ha inviato all'amministrazione la richiesta di rifare le nomine dalle graduatorie provinciali per le supplenze «alla luce delle numerose segnalazioni giunte, al netto delle verifiche fatte e dunque degli errori commessi dagli aspiranti in sede di redazione delle preferenze». La sola Cgil dice di aver ricevuto «almeno una trentina di reclami fondati». Fra le casistiche, «attribuzioni sede a aspiranti con punteggi inferiori a quelli in migliore posizione, rimasti poi privi del tutto di assegnazione», ma anche «tipologie di contratto richieste e graduate in corretto elenco preferenze, disponibili, ma non assegnate» e poi incongruenze «tra assegnazioni e disponibilità pubblicate» dopo le operazioni sulla piattaforma on line, oltre alle «numerore assegnazioni da graduatorie di sostegno incrociate che denoterebbero un mancato rispetto dell'ordinato scorrimento» e infine, secondo la Cgil si riscontrerebbero anche casi di «mancata evidenza delle posizioni garantite dalle tutele previste dalla legge 104». 
Per questo, visto che, secondo la Flc Cgil di Udine «l'intero capitolo Gps non può essere validato come esempio di efficienza, per cause evidentemente profonde e di ben altro livello», il sindacato ha chiesto «la sospensione degli effetti delle assegnazioni docenti sin qui operate, la verifica dei reclami che stanno giungendo numerosi, il rifacimento delle operazioni, il confronto sindacale territoriale per definire e condividere le migliori soluzioni».

I SINDACATI

«Abbiamo chiesto il rifacimento delle nomine dei docenti da Gps - dice Gargiulo - perché sono zeppe di errori.

La gattina frettolosa ha fatto i gattini ciechi. Dall'anno scorso hanno ribaltato il mondo sulle nomine delle supplenze. Noi siamo per il progresso, ma a condizione che passi per il confronto con i sindacati. Invece siamo stati del tutto inascoltati. Inoltre, deve funzionare: se mi metti a disposizione una carriola e mi vuoi far correre il Gran Premio, non va. Al di là delle battute, ci siamo accorti che gli algoritmi con la scuola non vanno bene. La macchina non ha funzionato. Non si può in 5-6 giorni a cavallo di Ferragosto costringere centinaia di persone davanti a una piattaforma che traballa. Altrimenti questi sono i risultati. Capisco che l'ufficio amministrativo vede tutte le caselle piene e dice è tutto a posto, ma non è così. I docenti sono stufi di essere trattati come numeri e che il fatto che uno debba lavorare a Lignano o a Tarvisio debba dipendere da un algoritmo: è una cosa insopportabile. Siamo subissati di segnalazioni anche dalle scuole. Al netto degli errori materiali, solo in Cgil abbiamo ricevuto almeno una trentina di reclami fondati che avranno un effetto domino su tutti gli altri incarichi. Ci risulta che centinaia di reclami sarebbero stati recapitati all'Ufficio scolastico». Cifre smentite però da Tramontano, che assicura: «L'ufficio sta esaminando tutte le segnalazioni. Ad ora non risultano errori».


ATA

L'altro nodo riguarda invece le mancate assegnazioni di moltissime supplenze al personale Ata dopo le nomine attribuite in presenza. Se non sbagliamo i conti, secondo i quadri pubblicati, senza contare i part time sarebbero oltre 130 fra i collaboratori scolastici, più di una cinquantina fra gli assistenti amministrativi e quasi una quarantina fra i tecnici, oltre a qualche caso fra i cuochi (2) gli addetti delle aziende agrarie (1) e le guardarobiere (2). Della scopertura dei posti (quelli non assegnati passano ora ai presidi che dovranno coprirli dalle graduatorie di istituto) si era preoccupata fin da subito Anna Pegoraro (Cisl Scuola). Anche il suo sindacato, conferma, ha ricevuto dei reclami da parte dei docenti per le supplenze assegnate. Pure la Cgil si preoccupa dei varchi fra gli Ata: «Se mancano tutti questi assistenti amministrativi, come fanno le scuole a procedere alle assunzioni per un avvio di anno regolare?», si chiede Gargiulo.
 

Ultimo aggiornamento: 13:46 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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