UDINE - Ripartenza ad ostacoli per le scuole friulane. E mica solo per la necessità di verificare i Green pass tutte le mattine in attesa della piattaforma ministeriale. Le procedure informatizzate per le nomine, rese più snelle anche (e non solo) in virtù dell'emergenza pandemica, si scontrano ora in provincia di Udine con una messe di contestazioni da parte dei precari, anche se sui numeri non c'è chiarezza, visto che la Flc Cgil, per bocca di Massimo Gargiulo, parla di «centinaia di reclami da parte dei docenti che ci risultano siano arrivati all'Ufficio scolastico», mentre la dirigente provinciale dell'Usp Fabrizia Tramontano smentisce che ce ne siano così tanti («Assolutamente no»).
E questo a pochi giorni da quando, il 3 settembre scorso, la direttrice regionale Daniela Beltrame aveva legittimamente volto un plauso ai suoi uffici proprio perché tutte le supplenze erano state assegnate.
LA RICHIESTA
Sia come sia, la Flc Cgil di Udine ieri ha inviato all'amministrazione la richiesta di rifare le nomine dalle graduatorie provinciali per le supplenze «alla luce delle numerose segnalazioni giunte, al netto delle verifiche fatte e dunque degli errori commessi dagli aspiranti in sede di redazione delle preferenze». La sola Cgil dice di aver ricevuto «almeno una trentina di reclami fondati». Fra le casistiche, «attribuzioni sede a aspiranti con punteggi inferiori a quelli in migliore posizione, rimasti poi privi del tutto di assegnazione», ma anche «tipologie di contratto richieste e graduate in corretto elenco preferenze, disponibili, ma non assegnate» e poi incongruenze «tra assegnazioni e disponibilità pubblicate» dopo le operazioni sulla piattaforma on line, oltre alle «numerore assegnazioni da graduatorie di sostegno incrociate che denoterebbero un mancato rispetto dell'ordinato scorrimento» e infine, secondo la Cgil si riscontrerebbero anche casi di «mancata evidenza delle posizioni garantite dalle tutele previste dalla legge 104».
Per questo, visto che, secondo la Flc Cgil di Udine «l'intero capitolo Gps non può essere validato come esempio di efficienza, per cause evidentemente profonde e di ben altro livello», il sindacato ha chiesto «la sospensione degli effetti delle assegnazioni docenti sin qui operate, la verifica dei reclami che stanno giungendo numerosi, il rifacimento delle operazioni, il confronto sindacale territoriale per definire e condividere le migliori soluzioni».
I SINDACATI
«Abbiamo chiesto il rifacimento delle nomine dei docenti da Gps - dice Gargiulo - perché sono zeppe di errori.
ATA
L'altro nodo riguarda invece le mancate assegnazioni di moltissime supplenze al personale Ata dopo le nomine attribuite in presenza. Se non sbagliamo i conti, secondo i quadri pubblicati, senza contare i part time sarebbero oltre 130 fra i collaboratori scolastici, più di una cinquantina fra gli assistenti amministrativi e quasi una quarantina fra i tecnici, oltre a qualche caso fra i cuochi (2) gli addetti delle aziende agrarie (1) e le guardarobiere (2). Della scopertura dei posti (quelli non assegnati passano ora ai presidi che dovranno coprirli dalle graduatorie di istituto) si era preoccupata fin da subito Anna Pegoraro (Cisl Scuola). Anche il suo sindacato, conferma, ha ricevuto dei reclami da parte dei docenti per le supplenze assegnate. Pure la Cgil si preoccupa dei varchi fra gli Ata: «Se mancano tutti questi assistenti amministrativi, come fanno le scuole a procedere alle assunzioni per un avvio di anno regolare?», si chiede Gargiulo.