Il portavoce del ministero degli Esteri egiziano, Ahmed Abou Zeid, in dichiarazioni all'Ansa ha smentito di aver parlato di un importante sviluppo nel caso di Giulio Regeni ma ha confermato che il Cairo chiede di allentare le «pressioni politiche» sul dossier.
Parlando dell'imprecisato «importante sviluppo nell'omicidio dello studente italiano Giulio Regeni», il portavoce del ministero degli Esteri egiziano Ahmed Abou Zeid «ha chiesto alla parte italiana di allentare le pressioni politiche sul caso»: lo riferisce il sito «Al Watan».
Il portavoce ha indicato «che i contatti con la parte italiana continuano per svelare le circostanze della sua morte», ha scritto ancora il giornale sintetizzando fuori di virgolette un intervento telefonico del portavoce alla tv «Al-Hayat». «Abou Zeid ha aggiunto che è necessario vuotare questo dossier delle influenze politiche e lasciarlo agli apparati di sicurezza competenti», ha riferito ancora il sito.
Nel pomeriggio la smentita dello stesso Ahmed Abou Zeid. Alla richiesta di un commento sull'accuratezza della sintesi fatta dal sito del quotidiano Al Watan sull'intervento telefonico fatto ieri in tv, il portavoce ha detto: «Smentisco di aver parlato di un importante sviluppo nel caso». «Ho domandato alla parte italiana di allontanare le pressioni politiche dal caso», ha detto ancora Abu Zeid aggiungendo «è necessario lasciare che gli apparati competenti proseguino la loro missione»