Regeni, fallito il vertice tra i pm: Roma richiama l'ambasciatore

Sabato 9 Aprile 2016 di Cristiana Mangani
Regeni, fallito il vertice tra i pm: Roma richiama l'ambasciatore

ROMA - La decisione arriva a conclusione dell'incontro e apre una crisi ufficiale tra Italia ed Egitto. È il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni a comunicarlo ufficialmente: «È stato richiamato il nostro ambasciatore al Cairo, Maurizio Massari, per consultazioni». Rapporti interrotti, scambi fermi, in attesa di capire quali strade ulteriori percorrere «per rilanciare l'impegno volto ad accertare la verità sul barbaro omicidio di Giulio Regeni». Del resto, la situazione così come si è evoluta negli ultimi due giorni, non ha lasciato molto spazio alle trattative. Il pool guidato dal procuratore Giuseppe Pignatone e dal sostituto Sergio Colaiocco ha rischiato più volte di perdere la calma davanti al nulla assoluto che l'Egitto ha messo sul tavolo delle indagini. Niente di quanto richiesto ci è stato portato, se non venti paginette scarne scritte in arabo, che la procura ha fatto immediatamente tradurre dalla decina di interpreti che aveva portato con sé, proprio per evitare equivoci. Una mossa che ha preso in contropiede la delegazione egiziana che, forse sperava di guadagnare tempo.

LE REAZIONI
La presa di posizione del nostro paese è stata poi motivata dal premier Renzi che, a conclusione del Consiglio dei ministri, ha detto: «L'Italia ha preso un impegno con la famiglia Regeni, con la memoria di Giulio, ma anche con la dignità con ciascuno di noi, che ci saremmo fermati solo davanti alla verità». E la famiglia del giovane ricercatore, pur ammettendo di essere «molto amareggiata», ha aggiunto: «Siamo certi che le nostre istituzioni e tutti coloro che stanno combattendo al nostro fianco questa battaglia di giustizia, non si fermeranno».
Quel che era già evidente alla fine del primo giorno di riunione, dunque, è diventato ufficiale con il comunicato della procura di Roma. Una lunga nota con la quale il capo dei pm elenca una dopo l'altra le richieste rimaste inevase dal Cairo. Niente tabulati telefonici, se non quelli delle utenze in uso a due amici italiani di Giulio presenti in Egitto nel gennaio scorso, mentre noi ne avevamo chiesti più di dieci. Niente celle telefoniche delle zone dove abitava il ricercatore e dove poi è sparito. A questo proposito l'autorità giudiziaria egiziana «ha comunicato che consegnerà i risultati al termine dei loro accertamenti, che sono ancora in corso».

Ieri, invece, ci hanno fornito solo una relazione sul sopralluogo fatto dopo il ritrovamento del cadavere, con allegate delle foto, e una nota in cui si riferisce della riunione sindacale che si era tenuta al Cairo l'11 dicembre del 2015, alla quale il giovane italiano aveva partecipato. Fermo restando che la polizia egiziana ha negato di aver fotografato Regeni in quell'occasione, perché - hanno spiegato - «si trattava di un incontro minore, non avevamo alcun interesse a quella riunione».

IL NUOVO IMPEGNO
Gli inquirenti italiani provano anche a fare qualche sforzo di pazienza e di disponibilità, quando sottolineano che «è stata ribadita da ambedue le parti la determinazione nell'individuare e assicurare alla giustizia i responsabili di quanto accaduto, chiunque essi siano». E ancora che «la procura egiziana ha assicurato che la collaborazione continuerà attraverso lo scambio di atti di indagine fino a quando non sarà raggiunta la verità in ordine a tutte le circostanze che hanno portato alla morte di Regeni». Rimane e, probabilmente, rimarrà senza risposta, la richiesta di informazioni riguardo al ritrovamento dei documenti di Giulio in casa della sorella di un bandito poi ucciso insieme ai suoi complici. Pignatone e Colaiocco hanno evidenziato che ritengono inesistenti gli elementi di un possibile coinvolgimento diretto della banda criminale nelle torture e nell'uccisione del ragazzo italiano. La delegazione, invece, ha riposto: «Sarà possibile stabilire quale ruolo abbia avuto la banda criminale nella morte, ma solo al termine delle indagini». Come a ribadire la tesi da loro preferita: Regeni ucciso durante una rapina.

Ultimo aggiornamento: 12:46