Scuole superiori in Fvg, ecco come a gennaio si tornerà in classe tra orari e trasporti rimodulati

Mercoledì 9 Dicembre 2020 di Antonella Lanfrit
Scuole superiori in Fvg, ecco come a gennaio si tornerà in classe tra orari e trasporti rimodulati

«Per garantire il rientro del 75% degli studenti alle lezioni in presenza dopo le vacanze di Natale in questa fase dell’emergenza sanitaria è necessario che le scuole scaglionino gli orari di ingresso e di uscita dei ragazzi, in particolare nelle aree urbane, così da evitare il sovraffollamento dei mezzi». Così gli assessori regionali del Friuli Venezia Giulia alle Infrastrutture e Territorio Graziano Pizzimenti e all’Istruzione e università Alessia Rosolen durante il vertice convocato oggi, mercoledì 9 dicembre, dal prefetto di Trieste e commissario di Governo, Valerio Valenti, per avviare il percorso che porterà alla definizione delle azioni da adottare nel trasporto pubblico locale per favorire il ritorno a scuola dopo le festività natalizie. Le nuove norme nazionali, infatti, impongono al 50% della capienza il limite massimo di occupazione dei mezzi pubblici. Un appuntamento, quello con il prefetto, che vede insieme la Regione, le aziende di trasporto, i sindaci dei territori interessati e i vertici dell’Ufficio scolastico regionale.
Con la diminuita capacità di trasporto dei mezzi, occorre fare in modo che non si creino assembramenti nel mentre i ragazzi attendono gli autobus per recarsi a scuola o per tornare a casa. In generale, Pizzimenti ha confermato che «in caso di necessità le corse sui percorsi extra urbani possono essere potenziate ricorrendo al noleggio di ulteriori mezzi da parte di aziende private», mettendo così in pratica gli input che sin dall’inizio dell’anno scolastico erano partiti dagli imprenditori che abitualmente impegnano i propri pullman per altre tipologie di trasporto, ma che ora sono fermi per lo stop a gite e viaggi.
Tuttavia, ha precisato l’assessore Pizzimenti con particolare riferimento alla città di Trieste, «nell’area giuliana il 95% delle corse è urbano. In questo contesto, perciò, è necessario trovare una soluzione ottimizzando gli orari dei mezzi a disposizione e rimodulando gli orari di inizio e termine delle lezioni».

Ha puntato sullo scaglionamento degli ingressi anche l’assessore all’Istruzione Rosolen, ma ha anche evidenziato che «al momento la presenza degli studenti universitari è ridotta per il forte ricorso alla didattica a distanza, quindi è possibile dirottare parte delle corse destinate all’ateneo per aiutare gli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado a rientrare in classe». Un ragionamento che può rispondere al traffico urbano generato dalle scuole superiori (invitate a fornire agli uffici scolastici di competenza gli elenchi dei Comuni di provenienza degli studenti e le tabelle orarie della didattica in presenza) sia a Trieste come a Udine, città con una elevata concentrazione di studenti universitari divisi su più poli, e Pordenone. «Il ritorno a scuola dei ragazzi – ha proseguito Rosolen – è importante sia per loro, dal punto di vista formativo e sociale, sia per i genitori, molti dei quali sono in difficoltà nel coniugare il proprio lavoro con la didattica a distanza dei figli».

Ultimo aggiornamento: 10 Dicembre, 08:38 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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