Promotore finanziario scompare
nel nulla con 2 milioni di euro

Mercoledì 17 Giugno 2015 di David Zanirato
Promotore finanziario scompare nel nulla con 2 milioni di euro
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TOLMEZZO - Una quindicina di persone coinvolte, oltre 2 milioni di euro che si presume siano spariti nel nulla, affidati ad un promotore finanziario che veniva considerato da molti come uno di famiglia, ma del quale gli stessi investitori non hanno più notizie.

È la vicenda capitata ad alcuni imprenditori e commercianti dell'Alto Friuli, attualmente oggetto di un fascicolo d'inchiesta condotta dal Pm di Udine Paola De Franceschi, le cui indagini stanno venendo svolte attraverso la Guardia di Finanza: «Alcuni anni fa - raccontano alcuni dei malcapitati, che chiedono di rimanere nell'anonimato - ci erano stati proposti degli investimenti finanziari in obbligazioni, prodotti di certo non rischiosi, ma comunque con prospettiva di rendimenti interessanti; data l'alta credibilità riscontrata da molti di noi nei confronti del promotore, con precedenti da funzionario di banca e considerato come un amico, uno di famiglia - sottolineano - ci siamo fidati ciecamente di lui. Abbiamo seguito i consigli ed i suggerimenti, consegnato le somme concordate (in media 150 mila euro a testa) depositate poi in nuovi conti correnti aperti appositamente; quindi - raccontano ancora - periodicamente andavamo a verificare nel suo studio i movimenti, le rendite che stavano maturando e a conferma di ciò ci venivano rese delle ricevute e dei cedolini con i vari prospetti».

Nessun dubbio o problema, fino al febbraio scorso quando uno di questi investitori, recatosi per un appuntamento dal promotore, ha trovato lo studio vuoto, mentre al cellulare nessuno rispondeva più. Quello stesso giorno si apprese poi che l'uomo si era allontanato da casa, la famiglia ne denunciò la scomparsa ai Carabinieri i quali riuscirono in seguito a rintracciarlo, ricevendo rassicurazioni sul suo rientro a casa.

«Dopo quell'episodio incominciammo ad insospettirci - riferiscono ancora gli investitori - abbiamo provato direttamente e indirettamente a chiedere spiegazioni e rassicurazioni ma siamo sempre stati "rimbalzati" mentre dalla verifica diretta delle nostre posizioni attraverso la banca dove ci erano stati intestati i conti correnti, si è materializzata l'amara scoperta: dei nostri risparmi nemmeno l'ombra, erano rimasti in giacenza 2,-3 euro al massimo».

A quel punto è scattata la querela alla Guardia di Finanza ed ora gli sventurati, assistiti dai rispettivi legali, attendono al più presto la chiusura delle indagini.
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