Udine. Migranti, già presi in carico 200 minori stranieri: «18 in arrivo in 7 giorni»

Mercoledì 24 Gennaio 2024 di Camilla De Mori
Udine. Migranti, già presi in carico 200 minori stranieri: «18 in arrivo in 7 giorni»

UDINE - Duecento minori accolti attualmente e cento rintracci nel giro di quattro mesi, fra agosto e dicembre 2023, con 18 ragazzini non accompagnati trovati per strada in città nel giro di una sola settimana, da martedì a ieri. L'emergenza che non si può più chiamare racconto perché ha la veste della quotidianità viaggia a ritmi forsennati, tanto che più di qualcuno fra i consiglieri di minoranza - a partire da Stefano Salmè - si è chiesto se il Comune sarà in grado di reggere a lungo.

I NUMERI

I numeri sono stati messi in fila dall'assessore Stefano Gasparin, incalzato dall'opposizione, e dalla dirigente comunale Enrica Di Benedetto (ormai ex guida del Sociale). Dal 2020 e 2021, come ha spiegato il dirigente, i rintracci sono stati 384 a fronte di 538 minori complessivamente accolti, nel 2022 «ci sono stati 228 rintracci con un'accoglienza complessiva di 422 e nel 2023 294, con 388» accolti in totale. Dopo il picco del 2021, «nel 2023 i rintracci sono aumentati del 30%», ma contemporaneamente, anche per effetto del nuovo regolamento regionale, «i posti sono diminuiti da 300 a 204, il 32% in meno: il delta, sommando i due fattori, è del 60%». «Solo da martedì a oggi ci sono stati 18 nuovi rintracci», ha detto Di Benedetto. L'assessore a Loris Michelini (Ic) ha risposto che «non trattiamo i minori come dei bussolotti. È difficile reperire strutture adatte non solo a Udine ma in tutta Italia», visto che 40 centri contattati non avevano spazi.

IL CASO AEDIS

In tutto questo si è inserito anche il "braccio di ferro" con Aedis per il centro di viale XXIII Marzo (con doppio contenzioso al Tar, a inizio 2023 ea ottobre scorso, e doppia sconfitta del Comune). Lo scorso autunno il Municipio ha affidato la pronta accoglienza per 12 posti ad Hanna House. Ma, ha ricostruito il dirigente, «a fine 2023 ci si è ritrovati nella stessa situazione del 2021, per i numeri della pronta accoglienza e la saturazione delle strutture residenziali. E così si è fatto un ulteriore affidamento "ponte", "di transito"» fra prima e seconda accoglienza, prima dal 20 novembre al 31 dicembre e quindi prorogato al 31 gennaio 2024, «analogicamente a quanto era successo fra il 2020 e il 2021 ». Stavolta è stata interpellata Oltre i confini 2.0. E si è arrivato a Cavazzo con tutta la bufera polemica che ne è seguita. «Adesso a Cavazzo ci sono 2 minori dei 19 iniziali, che saranno spostati entro gennaio in una nuova struttura. Quattro sono stati affidati a una coop del Salernitano e 2 in provincia di Frosinone».

CAVAZZO

Di Benedetto ha risposto a Francesca Laudicina (Lega) sul presunto «potenziale rischio di conflitto d'interesse» perché il marito di una funzionaria con posizione organizzativa che si occupa in Comune di minori stranieri è uno dei comproprietari dell'ex hotel che li ospitava a Cavazzo. «L'atto su Cavazzo è stato adottato dalla sottoscritta - ha detto Di Benedetto -.

Paola Piccoli il 25 ottobre secondo il Codice di comportamento dei dipendenti ha segnalato a me il potenziale conflitto di interesse e ho ritenuto di avocare a me il procedimento. La Piccoli si è astenuta dal coinvolgimento per l'astratto rischio di conflitto d'interesse che avrebbe potuto essere ravvisato», posto, ha precisato, che il rapporto era fra il Comune e la coop. Quindi «le procedure si sono svolte regolarmente». In ogni caso, «la Prefettura era informata che i minori sarebbero stati trasferiti a Cavazzo».

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