​Scoperte vecchie postazioni di difesa
della Guerra Fredda Italia-Jugoslavia

Mercoledì 15 Luglio 2015 di Paola Treppo
​Scoperte vecchie postazioni di difesa della Guerra Fredda Italia-Jugoslavia
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ALTA VAL TORRE - Erano sommerse, inghiottite dalla vegetazione, avvolte dal bosco. Ma grazie un’opera di pulizia finanziata dalla Comunità montana Torre Natisone e Collio, sono riemerse come per incanto, al confine tra Italia e Slovenia. Sono le postazioni militari di difesa che furono realizzate dopo la fine della seconda guerra mondiale, lungo tutto il tratto “caldo” al confine tra i due Stati, nel territorio del comune di Lusevera (Udine).

Si tratta, di fatto, di punti di osservazione che sorgono lungo la statale, utilizzati dai militari per la guardia.

Alcuni sono molto ben conservati, dotati di feritoie e realizzati in cemento. Gli interni, che si intravvedono con la torcia, mostrano gli spazi dove gli uomini dell’Esercito potevano appostarsi e dove, in caso di necessità, potevano nascondersi, scendendo di un livello con una scala di ferro. Di postazioni di questo genere ne sono riemerse diverse, realizzate a pochi metri dalla strada, in punti strategici.

Pure la vecchia polveriera che sorge sempre a Tanamea di Lusevera rappresenta un unicum, ma da anni versa in stato di abbandono, poiché non ci sono fondi per un suo recupero, messa in sicurezza e valorizzazione: garitte, costruzioni usate per riporre esplosivi e altra attrezzatura, protette da terrapieni ancora in discrete condizioni, ben si presterebbero alla creazione di un “museo all’aperto”, sull’esempio del recupero di molte aree militari dismesse e simboliche che sorgono lunga la linea del confine, specialmente in Slovenia.

Ultimo aggiornamento: 16 Luglio, 15:45 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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