ALTA VAL TORRE - Erano sommerse, inghiottite dalla vegetazione, avvolte dal bosco. Ma grazie un’opera di pulizia finanziata dalla Comunità montana Torre Natisone e Collio, sono riemerse come per incanto, al confine tra Italia e Slovenia. Sono le postazioni militari di difesa che furono realizzate dopo la fine della seconda guerra mondiale, lungo tutto il tratto “caldo” al confine tra i due Stati, nel territorio del comune di Lusevera (Udine).
Si tratta, di fatto, di punti di osservazione che sorgono lungo la statale, utilizzati dai militari per la guardia.
Pure la vecchia polveriera che sorge sempre a Tanamea di Lusevera rappresenta un unicum, ma da anni versa in stato di abbandono, poiché non ci sono fondi per un suo recupero, messa in sicurezza e valorizzazione: garitte, costruzioni usate per riporre esplosivi e altra attrezzatura, protette da terrapieni ancora in discrete condizioni, ben si presterebbero alla creazione di un “museo all’aperto”, sull’esempio del recupero di molte aree militari dismesse e simboliche che sorgono lunga la linea del confine, specialmente in Slovenia.