Siderurgia, al gruppo Danieli di Buttrio in forte crescita utile e fatturato

Mercoledì 24 Ottobre 2018
La sede Danieli di Buttrio
BUTTRIO-  L'anno fiscale 2017/2018 del Gruppo Danieli di Buttrio si è chiuso nel rispetto delle previsioni, con fatturato e Ebitda in crescita del 9% e 13% rispetto al 2016/2017. L'utile netto è salito da 50 a 58 milioni di euro. Emerge da una preview del bilancio del Gruppo Danieli. Le prospettive per il prossimo anno, ha anticipato il presidente Giampietro Benedetti, «saranno leggermente migliori di questo come numeri. Sarà inoltre nettamente migliore il carico di lavoro, con un aumento almeno del 10 per cento». «In questo momento il campo della siderurgia sta andando eccellentemente, in tutto il mondo. Non c'è produttore di acciaio, anche il peggiore, che non abbia utili», ha commentato Benedetti. Per capire gli effetti sul mercato del braccio di ferro tra le economie cinesi-statunitensi e russa «bisognerà vedere che piega prende e su cosa vorranno fare leva; se la leva maggiore sarà in Europa con la Russia o nel Middle-East con Iran, Iraq e così via.
 
Poi il Nord-Africa, la Libia, rimane ancora un punto di domanda con francesi e inglesi che probabilmente vogliono sostituire parzialmente l'Eni nell'approccio dell'energia, che è il tema dominante».
Il Gruppo ha conseguito nell'esercizio 2017/2018 ricavi per 2.705,6 milioni di euro. Le previsioni per l'esercizio 2018/2019 sono di ricavi per 2.750-2.850 milioni, di cui 1.750-1.850 nel Plant Making e 950-1.000 nello Steel Making. Stabile la previsione dell'Ebitda su 220-230 milioni di euro e un portafoglio ordini di 2.900-3.100 milioni di euro. Nel giro di qualche mese il gruppo Danieli aprirà una piccola officina di service in Vietnam per dare più valore aggiunto al cliente. Altri Paesi nel mirino, per la stessa strategia, sono gli Stati Uniti, in particolare la zona di Pittsburgh, e il Centro America. Lo ha annunciato Giacomo Mareschi Danieli. «Siamo in un momento in cui bisogna cambiare - ha spiegato Benedetti - ma è difficile decidere una strategia in questo momento. Dobbiamo persistere a fare quello che abbiamo sempre fatto, cercando di rinfrescarlo». Grande attenzione viene riservata anche all'innovazione e all'internazionalizzazione. L'esempio è Q-one, un prodotto realizzato e brevettato da due anni da Danieli Automation che ha digitalizzato il modo di comandare il forno elettrico. «È un'innovazione stravolgente - ha precisato Benedetti - con un risparmio di energia che credo si aggiri intorno al 15% dei costi operational». Danieli ne ha già montato uno a Marcon, si sta avviando Cividale del Friuli, il prossimo sarà in Croazia. Si tratta di investimenti da 6 a 10 milioni ciascuno. Ciascuna apparecchiatura costa circa 3-4 milioni.
Ultimo aggiornamento: 13:32 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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