Giunta: bonus taxi per i trasporti in sicurezza

Sabato 1 Maggio 2021 di A.L.
Taxi a Udine

UDINE - Cento euro a persona come tetto massimo e ogni corsa non può costare più di 10 euro. Possono usufruirne persone in condizioni di fragilità. Nello specifico donne in gravidanza, ultrasettantenni e persone con disabilità residenti in Friuli Venezia Giulia. Sono queste le caratteristiche del bonus «Trasporto in sicurezza-emergenza Covid-19» ideato dalla Giunta regionale che ieri, su proposta dell'assessore ai Trasporti Graziano Pizzimenti, ha approvato il Regolamento che definisce le modalità e i criteri per la concessione ed erogazione del finanziamento.

Le condizioni e l'ammontare definiti consentiranno di evadere 3.400 domande, rispondendo così ad un'emergenza generata dalla pandemia e sostenendo i cittadini e le famiglie in questo particolare momento. Il bonus potrà essere utilizzato per il pagamento del servizio di trasporto con taxi e noleggio con conducente sulla rete regionale. Saranno emesse apposite carte magnetiche prepagate a fronte della presentazione della domanda da parte degli aventi diritto mediante un modulo che si trova sul sito della Regione, in una sezione cui si accede attraverso Spid. «L'iniziativa ha sostenuto l'assessore Pizzimenti intende coniugare la libera circolazione delle persone con la necessità di garantire la sicurezza personale delle categorie più fragili, rispetto alle quali il rischio conseguente al contagio risulta superiore.

Si potrà presentare la domanda per poter accedere al bonus a partire dalla seconda metà di maggio. Ieri la Giunta regionale ha deciso anche di far proseguire fino alla fine dell'anno alcune agevolazioni a favore delle imprese, provvedimenti legati alle conseguenze generate dalla pandemia. Su proposta dell'assessore alle Finanze, Barbara Zilli, continuerà, quindi, il regime di concessione delle garanzie e dei tassi di interesse agevolati che la Regione aveva introdotto sin dal giugno dell'anno scorso. Si tratta di misure temporanee che erano state varate in accordo con la Commissione europea e integrate via, via con modifiche espansive. In sostanza un anno fa la Giunta aveva esteso anche alle Pmi non tenute alla pubblicazione del bilancio di esercizio e alle microimprese le garanzie e i tassi d'interesse agevolati per prestiti il cui importo massimo è aumentabile fino a coprire il fabbisogno di liquidità, determinato sulla base di un'autocertificazione del beneficiario, dal momento della concessione per i seguenti 18 mesi. Inoltre, Regione, Enti locali e Camere di commercio, in aggiunta ai prestiti al tasso d'interesse agevolato definiti nel decreto legge Rilancio con durata fino a 6 anni, erano state abilitate a concedere alle imprese regionali prestiti a tasso di interesse fisso con una durata fino a 8 anni. A dicembre, è stata ampliata la sfera dei beneficiari anche alle piccole e micro imprese che erano in difficoltà a fine 2019, prorogando i termini.

Ultimo aggiornamento: 11:55 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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