Giulio Regeni, 7 anni dalla scomparsa a Il Cairo: il popolo giallo lo ricorda e continua a chiedere giustizia

Mercoledì 25 Gennaio 2023 di Redazione Web
Giulio Regeni, 7 anni dalla scomparsa a Il Cairo: il popolo giallo lo ricorda e continua a chiedere giustizia

FIUMICELLO (Udine) - Oggi, 25 gennaio, Giulio Regeni avrebbe avuto 35 anni, 35 come le fiaccole che stasera illuminano la piazza principale di Fiumicello (Udine). Oggi sono 7 anni senza Giulio, sette anni senza verità e giustizia. Per questo, dice il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, parlando alla Camera, «serve una collaborazione più fattiva da parte dell'Egitto, a cominciare dalla notifica degli atti di citazione, ma non possiamo prescindere dal dialogo».

Al silenzio dell'Egitto Fiumicello risponde parlando di diritti. Lo ha fatto stamani nelle scuole, lo fa stasera in piazza e lungo le vie del paese. Braccialetti gialli ai polsi, cartelli appesi agli alberi, parole come «pace», «coraggio», «speranza» e «futuro» impresse sui cartelloni: nell'anniversario della scomparsa del giovane ricercatore, il popolo giallo si è dato appuntamento in Friuli, per stare al fianco della famiglia Regeni.

Il 25 gennaio 2016, alle 19.41 Giulio inviò il suo ultimo sms da Il Cairo.

Poi di lui non si ebbero più notizie. Fu rapito, torturato e ucciso. Il suo cadavere fu ritrovato qualche giorno più tardi, il 3 febbraio. Questa sera una «camminata dei Diritti» silenziosa lungo le vie del paese anticipa la fiaccolata in piazza e il minuto di raccoglimento alle 19.41. Paola e Claudio Regeni, genitori di Giulio, partecipano al corteo - organizzato con il Governo dei Giovani - dietro lo striscione «Verità per Giulio Regeni». Con loro la sorella di Giulio, Irene, e l'avvocato Alessandra Ballerini. Nel pomeriggio la richiesta di giustizia per Regeni è al centro del Question time alla Camera. Tajani, di recente in visita in Egitto, assicura che l'Italia «farà di tutto per eliminare gli ostacoli».

«Continueremo - aggiunge - a monitorare quanto l'Egitto farà in futuro, vedremo se alle parole seguiranno i fatti. Non c'è giustizia senza verità». Il gruppo parlamentare del Pd indossa il braccialetto giallo. Il segretario, Enrico Letta, chiede verità in un tweet. La presidente dem alla Camera, Debora Serracchiani, chiede al Governo di impegnarsi di più e presto. «L'Italia continui a pretendere dall'Egitto verità», incalza anche la presidente di Azione, Mara Carfagna. Il segretario di Sinistra italiana Nicola Fratoianni assicura che «non ci stancheremo di lottare». «Quello che dico come ex presidente della Camera è che le parole di Al Sisi non valgono niente», avverte Roberto Fico (M5s) arrivando a Fiumicello, «il Governo non sia ingenuo».

Il processo iniziato al Tribunale di Roma è al momento sospeso. Non è stato possibile notificare gli atti del processo alle 4 persone, appartenenti ai servizi segreti de Il Cairo, accusate dalla Procura di essere gli autori dell'omicidio. La famiglia attende risposte. Il popolo giallo fa quadrato e qualcuno tra loro vuole ricordare Giulio sereno, con lo stesso sorriso con cui viene ritratto nella sagoma di cartone a grandezza naturale trovata stamattina sui gradini del liceo Petrarca di Trieste, ex scuola di Giulio.

Ultimo aggiornamento: 19:49 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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