Gatti in libertà, boom di liti legali tra vicini di casa

Domenica 5 Gennaio 2020 di Camilla De Mori
gatti, foto di repertorio
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UDINE Capita sempre più spesso che in provincia di Udine Fido o Micia finiscano al centro di liti fra vicini o fra condomini e che, addirittura, i bisticci sfocino in duelli a colpi di carte bollate. Al centro delle contese, con sempre maggior frequenza, i casi di gatti lasciati in libertà. Lo dicono le segnalazioni che arrivano ai vari sportelli di estrazione diversa (animalisti, legali, o di tutela dei consumatori) che sono nati nell'ultimo periodo in Friuli.
CARTE BOLLATE «Quest'anno abbiamo avuto almeno una trentina di casi, in aumento rispetto all'anno precedente. Siamo molto contenti della risposta», spiega l'avvocato Sara Schito, che a Tavagnacco ha creato il primo sportello gratuito di diritto degli animali. «Spesso si tratta di liti di condominio o comunque fra vicini. Anche per i gatti. C'è un caso, a Udine, che portiamo avanti da un po' e che probabilmente finirà in giudizio, che riguarda il problema di un gatto lasciato costantemente libero nel giardino condominiali, che crea problemi con i cani del condominio, fra cui un cane da caccia che lo punta. Sarebbe bastato organizzarsi con gli orari, facendo i turni per le uscite del gatto e dei cani, ma non c'è stato verso. Siamo intervenuti anche con l'amministratore ma senza esito». Purtroppo, non mancano i casi di avvelenamento. «Pochi giorni fa ci hanno segnalato - prosegue Schito - il caso di un avvelenamento, pare con lumachicida, di una gattina, sempre a Udine. Stanno facendo accertamenti, ma sembrerebbe che non sia il primo gatto avvelenato in zona». Talvolta i quattrozampe sono vittime di aggressioni da parte di animali. Schito cita «il caso di una cagnolina aggredita da un lupoide fuori regione. Oggi non cammina più, per colpa di una paralisi degli arti posteriori. La padrona è di qui e si è rivolta a noi».
CONSUMATORI A settembre 2018 ha debuttato lo sportello animali di Federconsumatori, con un taglio di sportello legale. «Dall'apertura avremo seguito circa 15-20 casi tra richieste telefoniche e di persona allo sportello di via Mantova. Principalmente richieste generiche di informazioni sulla normativa in materia di detenzione di cani e gatti - chiarisce la referente Letizia D'Aronco. Sporadicamente per problemi di vicinato o per informazioni sull'anagrafe canina e sull'obbligatorietà del microchip gatti. Ho avuto solo un paio di casi in cui si chiedeva supporto sull'assicurazione per danni cagionati da cani». Non sono mancate le liti fra vicini. Non solo per il cane che abbaia («È riconosciuto come diritto inalienabile») troppo spesso o troppo forte, ma anche per i gatti liberi «mal sopportati dai vicini». D'Aronco, per esempio, cita «le lamentele per un micio che va nei giardini dei vicini anche a fare i bisogni. Impossibile però bloccarlo Salvo tenendolo chiuso in casa e quindi ledendo le sue necessità etologiche. Come spesso accade nei rapporti di vicinato, manca il buon senso, rispetto civile e tolleranza». Fra i problemi all'attenzione, anche quello dei gatti senza microchip. «Nasce un problema, se viene prelevato un gatto di proprietà magari senza collare e quindi diventa difficile comprovare la proprietà in capo a una persona».
ANIMALISTI Gestisce ben quattro sportelli a tema l'associazione Vittoria for animal rights, che in provincia è operativa a Pasian di Prato, Codroipo (che serve anche Camino e Varmo), Tricesimo (punto di riferimento pure per Cassacco e Buja) e Rive d'Arcano. Come spiega Chiara Vattolo, non mancano i casi che riguardano i gatti. «Gatti molesti? Capita quando ci sono randagi che non vengono sterilizzati. Il gatto marca il territorio, va dai vicini, magari si azzuffa con altri mici. Purtroppo ci sono tantissimi gatti e colonie feline che, anche se censite, non vengono aggiornate, così i mici non vengono sterilizzati». Ma anche fra i gatti di casa non mancano i problemi. Un caso recente, spiega è quello di «una gatta anziana «che con i botti di Capodanno è andata in crisi. Ieri sera non riusciva ad attraversare e ha rischiato di essere presa sotto. Ho chiamato il cinovigile che l'ha recuperata». E poi ci sono «i cani che vivono in condizione di isolamento sociale. Purtroppo ci sono tanti quattrozampe lasciati abbandonati a se stessi, presi e relegati in giardino senza un contatto umano».
 
Ultimo aggiornamento: 6 Gennaio, 08:16 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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