Civibank, assemblea record dei soci: nel cda riconfermati gli uscenti Illy, Pelizzo e Fuccaro

Martedì 16 Giugno 2020 di R.U.
Civibank, assemblea record dei soci: nel cda riconfermati gli uscenti Illy, Pelizzo e Fuccaro

Si è tenuta oggi, martedì 16 giugno, l’Assemblea virtuale dei Soci di CiviBank, indetta presso lo Studio del Notaio Filippo Zabban in Milano, a seguito delle disposizioni per l’emergenza Coronavirus. L’Assemblea della banca popolare di Cividalesi è svolta quest’anno, come per la maggior parte delle banche nazionali e regionali, a porte chiuse e con la partecipazione dei soci attraverso un rappresentante designato che ha raccolto le deleghe e istruzioni di voto per ogni singolo punto all’ordine del giorno. L’Assemblea ha approvato a larghissima maggioranza il bilancio 2019, 133esimo esercizio, ed ha rieletto gli amministratori uscenti con il oltre il 70% dei voti su 3.367 presenze, record assoluto di partecipazione nella storia dell’Istituto, nonostante la procedura inedita. Risultano quindi confermati i consiglieri Guglielmo Pelizzo, Riccardo Illy e Massimo Fuccaro, con ampio sostegno quindi alla linea strategica del Consiglio di Amministrazione. Anche per il Collegio Sindacale viene accolta la proposta del CdA, con la riconferma di Pompeo Boscolo e Gianluca Pico, e Massimo Miani di nuova nomina.
I PRICIPALI DATI DI BILANCIO
Sono stati 610 milioni di euro di nuovi finanziamenti erogati (+15% a/a) da Civibank, la principale banca autonoma del Friuli Venezia Giulia, nel 2019; nuove erogazioni di finanziamenti alle famiglie per 205 milioni (+26,8% a/a); i nuovi finanziamenti alle imprese superano 405 milioni di euro (+9,7 a/a); common equity tier1 ratio al 13,65%;  confermata l’elevata solidita’ patrimoniale.
in crescita i crediti (+6% a/a), la raccolta globale (+6% a/a), il patrimonio (+4% a/a), i proventi commissionali (+8,3%) e l’utile netto. Le sofferenze nette sono in calo del 38% rispetto a dicembre 2018; npl in calo del 27% nel periodo; in netto calo l’incidenza del credito deteriorato. coverage dei non performing loans (“npl”) al 50,6%.
3,5 milioni di euro di contribuzioni al fitd e al fondo di risoluzione. L'utile al lordo prima delle imposte e’ di 7,2 milioni di euro (+73,6%) mentre l’utile netto e’ pari a 2,73 milioni di euro (+33,8%).
L’esercizio 2019 si è caratterizzato quale fase di consolidamento dell’Istituto, in linea con il piano strategico di sviluppo 2019-2022, deliberato dal Consiglio di Amministrazione presieduto da Michela Del Piero.
LA PAROLA ALLA PRESIDENTE
È stato compiuto «un percorso di grande lavoro e soddisfazione, anche grazie all’unità di intenti dei 600 dipendenti, che ha conseguito risultati importanti. Stiamo portando la banca a livelli di eccellenza, crescendo nel contempo nelle dimensioni e dando un contributo determinante all’economia regionale», ha dichiarato la presidente Michela Del Piero.
Tutto ciò – ha rilevato la Presidente - non trova ancora riverbero nell’utile netto, che seppure in crescita (+33%) rispetto agli anni passati, non raggiunge per il momento i livelli prospettati, in quanto il reddito, pur importante, viene destinato a manovre di rafforzamento: «Sono anni che destiniamo quasi tutto il reddito prodotto ad accantonamenti sui crediti, deteriorati a causa della lunga crisi, ed erogati in anni lontani. Dal 2012 il totale degli importi destinati a rettifiche è pari a 406 milioni di euro, ed i risultati si vedono chiaramente negli indicatori di quest’anno. Inoltre negli ultimi anni abbiamo destinato oltre 24 milioni di euro, richiestici dai vari Fondi di salvataggio delle banche in crisi».
NUOVE FILIALI E VALORE DELLE AZIONI
Il 2019 è stato anche l’anno di apertura di filiali su piazze del territorio considerate ricche e strategiche: Oderzo, Castelfranco Veneto e Vicenza, proprio per aumentare nel tempo la capacità di reddito dell’azienda bancaria. E altre seguiranno a breve con lo stesso obiettivo, a Montebelluna e a Padova.
Sul valore delle azioni, la Presidente ha detto che il problema si risolverà alla fine di un serio percorso prima di consolidamento e poi di crescita, compatibilmente con le avversità che condizionano lo sviluppo economico.
«Il titolo azionario della Civibank non è quotato in Borsa ma su un MTF (al pari di quasi tutte le altre banche regionali italiane), è diffuso solo in Friuli Venezia Giulia, ed ha uno scarso flottante. Al momento ci sono in vendita circa 450.000 pezzi, poco più del 2,6% delle azioni in circolazione. Il restante 97,4% rimane saldamente nelle mani dei nostri soci. Tuttavia bastano questi pochi ordini in vendita a far scendere il prezzo».


 

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