Accoltellamento in un parco a Cividale, il gip convalida l'arresto del presunto aggressore

Giovedì 22 Giugno 2023
Accoltellamento in un parco a Cividale, il gip convalida l'arresto del presunto aggressore

UDINE - Resta in carcere B.R., il 51enne arrestato domenica scorsa dai Carabinieri con l'accusa di tentato omicidio per l'accoltellamento avvenuto all'interno del Parco Italia di Cividale del Friuli, vicino alla vecchia Stazione ferroviaria, di un operaio, di 30 anni, originario del Marocco e domiciliato a Udine.

Il Gip del Tribunale di Udine ha convalidato l'arresto.

Aggredito al parco, cosa è successo

Quel primo pomeriggio, in una zona dei giardini comunali l'operaio è stato accoltellato all'addome da una persona dileguatasi subito dopo; era stato soccorso da una ragazza presente nel parco, la quale, benché terrorizzata, era riuscita anche ad allertare i soccorsi. Per la gravità delle ferite, il personale del 118 aveva portato d'urgenza la vittima all'Ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine, dove era stata sottoposta a un intervento chirurgico per poi essere ricoverato in terapia semintensiva.

Le telecamere di videorsoverglianza

Le indagini dei Carabinieri della Compagnia, con equipaggi del Nucleo Operativo e Radiomobile e delle Stazioni di Pulfero e San Leonardo, hanno in breve individuato la persona indiziata di aver commesso il fatto, la quale, aveva contattato il numero di emergenza 112 nel tentativo di depistare le indagini per costituirsi un alibi e far emergere di avere agito per difendersi dall'operaio. Le indagini però hanno confutato questa versione, anche grazie alle immagini riprese da alcune telecamere, che hanno registrato gli spostamenti dell'uomo, il quale, dopo i fatti, si era recato verso casa. Proprio qui i Carabinieri hanno raccolto e documentato tracce compatibili con il reato. Pertanto, nella semi flagranza del delitto di tentato omicidio, i militari lo hanno arrestato e condotto nel Carcere di Udine. Solo il giorno seguente la vittima ha fornito la propria versione dei fatti: alla base dell' alterco vi sarebbe stato l'impossessamento, da parte dell'indagato, di una power bank per ricaricare il telefono cellulare lasciata nel bagno. Al presunto aggressore, oltre all'accusa di tentato omicidio e porto abusivo di armi o strumenti atti ad offendere, quindi, è stato contestato anche il reato di rapina impropria.

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