Scippa un portafoglio a Firenze, ma viene fermato in stazione a Trieste

Sabato 14 Luglio 2018 di E.B.
Scippa un portafoglio a Firenze, ma viene fermato in stazione a Trieste
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TRIESTE - La sua fuga da Firenze si è conclusa nella stazione centrale del capoluogo giuliano dove è stato fermato dalla Polizia ferroviaria, insospettita dal comportamento del cinquantenne straniero, che sembrava aver lasciato incustodito un bagaglio nei pressi della biglietteria. Gli agenti hanno dunque proceduto al fermo e all’identificazione dell'uomo che non aveva con sè alcun documento che ne comprovasse le generalità. Alle rinnovate richieste di spiegazioni da parte degli agenti della Polfer e visto che l’uomo non era in grado di parlare né in italiano né in inglese, il cinquantenne ha esibito un portafoglio da donna “a libro” con, all’interno, documenti e tesserini non a lui appartenenti, bensì a una donna residente a Firenze, che aveva sporto denuncia di furto ai carabinieri del capoluogo toscano ancora alla fine del maggio scorso dove, su un autobus di linea, aveva subito uno scippo con destrezza accorgendosene solo due ore più tardi.

Nel portafogli erano custoditi, oltre a una trentina di euro, ancora tutti i documenti della donna, fatta eccezione per il libretto postale, il bancomat e la carta bancoposta, la quale era stata, nel frattempo utilizzata per prelevare indebitamente da uno sportello postamat, nella stessa giornata e a breve distanza, ben 600 euro, prima che la legittima proprietaria riuscisse a bloccarne la validità. La Polizia ferroviaria ha posto subito sotto sequestro il materiale rinvenuto in attesa della restituzione alla vittima del furto. Grazie all’intervento di una interprete si è poi appurato che l’uomo era un cittadino rumeno, cinquantacinquenne, in Italia senza fissa dimora. Interrogato dagli agenti, ha detto d’aver trovato il portafoglio il 29 di maggio, a Firenze, proprio il giorno prima della denuncia, in un cestino della spazzatura e di averlo “custodito” in quanto lo riteneva oggetto di valore. Al suo interno avrebbe trovato, tuttavia, soltanto 0,50 centesimi. In Questura è stato sottoposto anche ai rilievi dattiloscopici di rito ed infine indagato per ricettazione.
 
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