​Donna, imperatrice e viaggiatrice: 200 opere per raccontare Sissi

Mercoledì 31 Gennaio 2018 di Paola Treppo
A Gorizia una mostra dedicata a Sissi, l'imperatrice Elisabetta d’Austria
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GORIZIA - La principessa Sissi è al centro di una mostra realizzata dal Comune di Gorizia e curata dal Centro ricerche turismo e cultura di Gorizia che sarà inaugurata il 9 marzo e che resterà aperta fino al 17 giugno 2018. 
L'allestimento occuperà i tre piani del museo Santa Chiara dove saranno esposte circa duecento opere tra cui alcuni importanti dipinti con ritratti e vedute, incisioni e litografie, oggetti e abiti, panorami, bandi, documenti, libri e diversi oggetti relativi alle vicende dell’imperatrice Elisabetta d’Austria, più nota come Sissi.
 

 


L’intento dei curatori di "Elisabetta d'Austria, donna, imperatrice e viaggiatrice" è quello di offrire al visitatore, attraverso una ricca e in parte innovativa esposizione di materiali rigorosamente originali, una autentica restituzione della dimensione storica di Elisabetta d’Austria, imperatrice e regina d’Ungheria, troppe volte proiettata nel mito e rappresentata in modo non sempre corrispondente a una realtà complessa e a volte drammatica, comunque sempre interessante. Durante i tre mesi di apertura della mostra funzionerà il rapporto scuola-lavoro con gli istituti scolastici cittadini. Le didascalie e gli spiegoni saranno in italiano e in inglese. L’ingresso è gratuito. 

​I viaggi per mare della sovrana 
Il conte Oscar Cassini (1837-1921), ufficiale dell’Imperial Regia Marina Austriaca, in qualità di comandante del Greif e del Miramar, i due yacht imperiali messi a disposizione di Elisabetta, tra il 1886 e il 1891 accompagnò per ben sei volte la sovrana nei suoi viaggi per mare, conquistandosi la sua stima, il suo rispetto e forse anche la sua amicizia. Senza discendenti diretti, il conte Cassini aveva nominato erede universale una delle figlie di sua sorella Nathalie, la nipote Olga Westphalen Fürstenberg, moglie del conte Carlo Coronini Cronberg.

Il souvenir dell’imperatrice
Dopo la sua morte, avvenuta a Trieste il 28 dicembre 1921, tutti i suoi beni, compresi il ricchissimo archivio contenente i documenti della famiglia Cassini, le sue carte personali e i cimeli di una vita passata in mare, entrarono a far parte del patrimonio della famiglia Coronini Cronberg, oggi custodito dall’omonima Fondazione goriziana. Tra tutti questi oggetti, il ricordo più caro e prezioso, che l’anziano ufficiale tenne gelosamente con sé fino al suo ultimo giorno di vita, è sicuramente l’orologio da taschino di produzione svizzera, decorato sul fondello anteriore con il monogramma di Elisabetta, due “E” affrontate e intrecciate, sormontate da una corona imperiale. Come rivela lo stesso Cassini in un quaderno di annotazioni biografiche, il prezioso oggetto era un souvenir dell’imperatrice, che gli era stato consegnato il 23 febbraio 1886, al termine del suo primo viaggio con la sovrana a bordo del Greif.

In collaborazione con la nobiltà asburgica
I materiali esposti provengono dai Musei provinciali di Gorizia, dalla Galleria Palatina di Palazzo Pitti, dal Castello di Miramare, dal Museo tecnico navale della Marina militare di La Spezia, dall’Archivio di Stato di Gorizia e dall’Archivio del Comune di Trieste, dalle Biblioteche Statali di Trieste e Gorizia, da esponenti della nobiltà asburgica e da numerosi collezionisti privati.

Tutto in stretta sinergia con la Fondazione Coronini, con i Civici musei di storia e arte di Trieste e col Polo museale Fvg, in collegamento con la Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio.
L’esposizione è curata da Marina Bressan e Marino De Grassi con la partecipazione e la consulenza, anche in catalogo, di Cristina Bragaglia, Rossella Fabiani, Lorenza Rescinitti e Claudia Colecchia mentre Emanuela Uccello è la referente organizzativa e scientifica interna al Comune di Gorizia. 

Ultimo aggiornamento: 1 Febbraio, 14:29 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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