Era il segnale che ci si attendeva, quello che spinge verso un ragionevole ottimismo. Le Terapie intensive del Friuli Venezia Giulia iniziano a svuotarsi, e dopo la picchiata dei contagi ora si assiste a quella dei ricoveri. È il dato più importante.
IL RESOCONTO
Ieri in Friuli Venezia Giulia il tasso di contagio è rimasto molto basso, cioè al 2,4 per cento rispetto ai tamponi effettuati. In discesa, come ogni lunedì, il numero dei test analizzati, dal momento che si tratta di quelli effettuati materialmente la domenica. In regione sono stati poco più di duemila. I casi riscontrati invece sono stati 52: 31 in provincia di Udine e appena sei in provincia di Pordenone. I totalmente guariti sono 85.077, i clinicamente guariti 5.092, mentre quelli in isolamento oggi scendono a 8.972. Dall'inizio della pandemia in Friuli Venezia Giulia sono risultate positive complessivamente 103.175 persone con la seguente suddivisione territoriale: 19.942 a Trieste, 49.498 a Udine, 20.060 a Pordenone, 12.530 a Gorizia e 1.145 da fuori regione.
Dieci i decessi registrati dalla sorveglianza della Protezione civile del Fvg. Non c'è stata evidenza di vittime pregresse. Cinque i morti in provincia di Udine. In quella di Pordenone è stato registrato il decesso della 75enne Corina Guillen Chiguala, residente nel capoluogo della Destra Tagliamento e ricoverata in Terapia intensiva all'ospedale Santa Maria degli Angeli.
I decessi complessivamente ammontano a 3.611, con la seguente suddivisione territoriale: 766 a Trieste, 1.918 a Udine, 655 a Pordenone e 272 a Gorizia.
I DETTAGLI
Nel dettaglio dei dati di ieri sul Covid-19 in Friuli Venezia Giulia, nel settore delle residenze per anziani è stato rilevato un caso di positività tra le persone ospitate nelle strutture regionali, mentre non risultano esserci contagi tra gli operatori sanitari all'interno delle stesse strutture. Lo comunica il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con delega alla Salute, Riccardo Riccardi. Sul fronte del Sistema sanitario regionale (Ssr) da registrare nell'Azienda sanitaria universitaria giuliano isontina la positività di un infermiere.
Si conferma quindi la quasi scomparsa dei contagi all'interno delle strutture sanitarie e delle case di riposo. È l'effetto vaccino, che grazie alla progressione della campagna presto si farà sentire anche nelle fasce più a rischio della popolazione.
M.A.