TRIESTE - Una manifestazione con corteo, in programma il 3 settembre a Trieste, per chiedere il ritiro da parte di Wartsila della procedura di cessazione della produzione nel sito di San Dorligo della Valle (Trieste) e respingere i 450 licenziamenti annunciati dalla multinazionale finlandese.
Obiettivo della manifestazione, hanno ribadito i sindacati, è quindi anche la "richiesta di un incontro urgente al Mise", per "chiedere l'intervento sul blocco della procedura o su un piano alternativo a Wartsila che garantisca la continuità di produzioni nel sito triestino". Tra le altre azioni messe in atto dai sindacati, anche uno sciopero "a oltranza" congiunto di metalmeccanici e portuali in vista dell'arrivo della nave Uhl Fusion, attesa nel weekend nel canale navigabile di Trieste e incaricata del ritiro dei primi 12 motori Wartsila destinati alla sudcoreana Dsme (Daewoo Shipbuilding & Marine Engineering). "Impediremo con azioni legali" il ritiro di questi motori, ha spiegato Alessandro Gavagnin, segretario territoriale della Fim Cisl. In generale, ha concluso Marco Relli, segretario territoriale Fiom, "aspettiamo una risposta del Mise. Come sindacato metteremo in campo tutte le azioni possibili, ma serve un intervento dello Stato, perché la vertenza è nazionale e internazionale".