Alga tossica nella baia di Duino, a rischio la balneazione. Cosa dicono gli esperti

!Si tratta di una nuova minaccia, che potrebbe essere arrivata nel golfo tramite l'acqua di zavorra delle navi che giungono in porto"

Giovedì 24 Agosto 2023
(Foto d'archivio) Alga tossica nella baia di Duino, a rischio la balneazione. Cosa dicono gli esperti

TRIESTE - A minacciare la acque del golfo di Trieste è un'alga tossica.

Si chiama Ostropsis ovata e, sebbene non provochi conseguenze gravi sull'uomo, solo faringiti e febbre, è molto facile entrarne in contatto.

La contaminazione

Per essere contaminati non serve immergersi in un mare in cui è presente, ma basta anche inalare le tossine che produce e che si diffondono nell'aerosol. Come era stato segnalato, è stata individuata in una piccola baia del golfo di Trieste, in località Canovella a Duino Aurisina. Un secondo campionamento dell'Arpa, come ha spiegato la Regione Friuli Venezia Giulia, determinerà se la balneazione potrà ancora essere consentita nell'area o se quest'ultima invece verrà interdetta.

«Arrivata con la zavorra delle navi»

La prima volta che l'Istituto nazionale di oceanografia e di geofisica sperimentale rilevò nel golfo di Trieste la fioritura dell'Ostreopsis ovata era il 2009. «Non era un'alga indigena, presumibilmente proveniva da fuori», spiega Marina Cabrini, biologa marina associata all'Ogs. Fu trovata sempre in località Canovella, perché questa specie «predilige litorali rocciosi e baie chiuse». «Nel 2009 la trovammo a fine settembre, quando il mare aveva temperature più basse rispetto alle attuali». Ma, ci tiene a precisare la biologa, «non si può prevedere con anticipo i suoi tempi di fioritura»: «quello che si può fare è raccogliere lunghe serie di dati nel tempo per monitorare il fenomeno». «Si tratta, dunque, di una nuova minaccia, che potrebbe essere arrivata nel golfo tramite l'acqua di zavorra delle navi che giungono in porto». Ma dire con precisione da dove proviene è complicato, conclude Cabrini, «perché non esiste una biogeografia delle microalghe marine».

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