Veneto Banca, i Consumatori: «L'insolvenza dà altre armi alle nostre azioni»

Sabato 21 Dicembre 2019
Veneto Banca, i Consumatori: «L'insolvenza dà altre armi alle nostre azioni»

TREVISO - Veneto Banca, una speranza in più per i risparmiatori gabbati: «La decisione della Corte d'Appello di Venezia ci sarà molto utile nelle centinaia di azioni giudiziarie cui abbiamo dato avvio e nelle prossime». È l'opinione di Matteo Moschini, avvocato di Treviso referente veneto del Movimento per la difesa del Consumatore, con riferimento alla sentenza con cui la magistratura lagunare ha confermato il pronunciamento sullo stato d'insolvenza di Veneto Banca da parte del Tribunale di Treviso. La circostanza, ricorda Moschini, è fondamentale per avviare l'inchiesta per bancarotta fraudolenta a carico dei componenti del consiglio di amministrazione.

«Un reato con termine di prescrizione decennale - precisa il legale - decorrente dalla data della sentenza di fallimento.

Il Mdc intende inoltre procedere contro »i revisori dei conti di Veneto Banca, la Price Water House Coopers, società che per anni ha certificato i bilanci della banca senza mai muovere alcun rilievo su di essi e inducendo in tal modo i risparmiatori a d acquistare le azioni».

LE CIFRE «Sono oltre 6.000 le domande pervenute ad oggi dai cittadini veneti truffati dalle banche al Fir, Fondo indennizzo risparmiatori, a fronte delle 28 mila sul territorio nazionale». Lo rende noto il ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D'Incà. «Nello specifico - da Vicenza sono state avanzate 2.385 richieste; da Treviso 1.560; 665 da Padova; 520 da Verona; 480 da Venezia, 410 da Rovigo e 84 da Belluno. Per agevolare i cittadini che hanno subito un'ingiustizia vedendo traditi i propri risparmi, nella Legge di Bilancio si è deciso di spostare dal 18 febbraio al 18 aprile 2020 il termine per presentare le domande con il Fir e risarcire i risparmiatori truffati delle popolari venete».

D'Incà sottolinea quindi che si vorrà «semplificare ulteriormente la procedura per il Fir. Come annunciato dal sottosegretario Villarosa, si è introdotta la possibilità di eliminare la domanda per un nuovo inoltro. Se fossero necessarie modifiche a una domanda già inoltrata si potranno mettere in atto le integrazioni necessarie. Come abbiamo sottolineato più volte - conclude - vogliamo tutelare i risparmi dei cittadini dopo una vicenda che ha penalizzato moltissime famiglie del Veneto e di altre regioni del nostro Paese».

Ultimo aggiornamento: 17:06 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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