Treviso. Materassina squarciata dai vandali, i giovani atleti prendono ago e filo e la riparano: ​«Ignorati per mesi»

Venerdì 11 Agosto 2023 di Mauro Favaro
I ragazzi di TrevisoAtletica al lavoro per riparare il materassone

TREVISO - A maggio avevano segnalato che qualcuno si era divertito a tagliare il materassone del salto in alto nell’impianto comunale di via Medaglie d’Oro. E dopo aver passato quasi tre mesi in attesa di una risposta dal municipio, i giovani dell’Asd Trevisatletica se lo sono riparati da soli. Lorenzo e Giovanni hanno preso ago e filo, più un po’ di scotch, e si sono fermati a ricucire lo stappo. «Un medico ortopedico mi ha insegnato a cucire quando ho fatto il bagnino», ha confidato Lorenzo ai dirigenti dell’associazione. Quanto è bastato per evitare di continuare ad allenarsi atterrando su un materassone squarciato. L’episodio riapre la discussione sulle condizioni degli impianti sportivi di Treviso. Trevisatletica è tra le società più importanti nel proprio ambito. Conta quasi 400 iscritti. Solo nell’ultimo anno e mezzo gli atleti hanno messo in bacheca 13 titoli italiani, compresi quelli conquistati dai giovani con disabilità. E nella classifica generale della Fidal, la federazione italiana di atletica leggera, la società trevigiana si è posizionata al 27esimo posto su 372 a livello nazionale.

L’ACCUSA

«Nell’impianto di atletica di Treviso, i nostri ragazzi stanno preparando la struttura per accogliere i loro compagni dopo la pausa estiva, anche rimediando ad alcuni danni procurati da ignoti al telo del materassone del salto in alto – spiega il direttore sportivo Filippo Bellin, che è anche tra le anime della Treviso in Rosa – a maggio i nostri saltatori si sono accorti di un taglio netto sul telo, che la sera prima alla fine dell’allenamento non c’era, segnalando la cosa al custode del campo. Il custode ci ha detto che ha fatto la segnalazione all’ufficio Sport. Nel frattempo, essendo nel pieno dell’attività agonistica, nonostante il disagio i ragazzi hanno continuato ad allenarsi. E adesso, a fronte del nulla e al chi se ne frega di custodi, uffici comunali e amministrazione siamo al lavoro di cucito. Torna utile il nostro motto: ambizione, determinazione e coraggio, nonostante tutto e nonostante tutti».

LA DIFESA

La società è stata contattata da Alessandro Manera, vicesindaco e assessore allo Sport. «Non sapevo dell’atto vandalico. Evidentemente c’è stato un problema di comunicazione. Mi dispiace – spiega – ringraziamo i ragazzi per quanto fatto. La società svolge un grande lavoro, anche a livello sociale. E di sicuro intensificheremo i contatti». Per quanto riguarda il salto in alto, tra l’altro, nelle fila di Trevisatletica c’è anche Alberto Basso, campione italiano categoria Cadetti 2022, arrivato a un personale di 2 metri. E Feyisa Campigotto, che ha toccato quota 1,90. Proprio ieri il gruppo Treviso Civica aveva evidenziato che Treviso è l’unico capoluogo del Veneto senza un campo dedicato all’atletica leggera. In questi giorni, ad esempio, in via Medaglie d’Oro si stanno allenando una sessantina di arbitri. Le sovrapposizioni non aiutano. L’attuale impianto, poi, non è omologato per le gare Assolute e manca una tribuna coperta. «L’impianto di atletica leggera è gestito in modo pessimo. E non ci sono altre possibilità – mette in chiaro Bellin – tra le altre cose, abbiamo regalato al Comune 300 metri di siepe per creare una divisione naturale tra la pista e il pubblico. Un investimento da 2.500 euro. E alla fine ci è stato detto che tocca a noi potarla e fare la manutenzione. Stiamo inoltre attendendo ormai da un anno una risposta per realizzare una casetta di legno da 7 metri per 7 come segreteria e luogo di aggregazione per i ragazzi». Tutti temi che dovrebbero essere analizzati a breve in un confronto con Ca’ Sugana. «Lavoreremo per arrivare alla soluzione migliore – tira le fila Manera – ovviamente sempre in base alle disponibilità del Comune»

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