TREVISO - Autocertificazioni false per ottenere le esenzioni sanitarie: gli specialisti sono rom e magrebini, ma non manca qualche italiano spregiudicato che tenta di giocarsi la carta agli sportelli, a volte senza successo. La nuova frontiera della truffa, perché alla fine di questo si tratta, è possibile per un semplice motivo: non è prevista la necessità di produrre documenti che attestino il reddito o lo stato di occupazione. E prima di due o tre anni non vengono eseguiti controlli sulle singole posizioni. L'autocertificazione diventa così lo strumento lecito attraverso il quale molti stranieri, ma anche qualche italiano, arrivano a non pagare il ticket. Con l'autocertificazione legata al reddito scherzano in pochi. Molto più spesso viene dichiarato il falso alla voce lavoro: quasi tutti i rom e gli extracomunitari scrivono infatti di essere disoccupati, cioè di averlo perso (il che dà loro diritto all'esenzione) quando poi si scopre che erano inoccupati e quindi non avevano mai lavorato (nessun diritto da accampare)...
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