Treviso. La paura della terza ondata: in un giorno 300 nuovi casi di Covid

Domenica 28 Febbraio 2021 di Alberto Beltrame
Come i test vengono processati

TREVISO - Per dosi somministrate, con 52.255 è seconda in Veneto, per minimo scarto, solo a Verona. Ma il piano di vaccinazione di massa, senza l’arrivo costante di nuove dosi, potrebbe non reggere il passo di una possibile nuova ondata, la terza, che si sta già profilando anche nella Marca. Anche a causa delle varianti, in primis quella inglese, che ormai sta circolando anche nel nostro territorio. «È presente ormai nel 40% dei casi» ha spiegato pochi giorni fa il direttore della Microbiologia di Treviso Roberto Rigoli. L’ultimo bollettino emesso ieri sera dalla Regione d’altronde parla chiaro: nelle ultime 24 ore, nella Marca, sono stati registrati quasi 300 contagi in più, per la precisione 297.

Numeri simili non si vedevano da settimane, almeno da metà gennaio. La curva epidemiologica, con l’indice Rt che continua a traballare sopra e sotto la soglia da “zona arancione” (il parametro indicato è l’uno), si sta lentamente rialzando e non è un caso se anche il saldo tra pazienti guariti e nuovi contagi sia tornato positivo. 


LA RIPRESA DEL CONTAGIO
La ripresa del contagio è chiaramente espressa dal numero dei positivi attuali, risalito dopo settimane in continuo calo. Ad oggi sono 2.269 i trevigiani che stanno combattendo contro il Coronavirus, quasi 500 in più, 492 per onor di statistica, rispetto a 7 giorni fa. Siamo ben lontano dai 16mila registrati nel pieno della seconda ondata, ma nonostante la ripresa dei contagi fosse stata preventivata («Ci aspettiamo una risalita per fine febbraio» spiegava a inizio mese il direttore generale Francesco Benazzi), i focolai scoppiati negli ultimi giorni preoccupano e non poco. «Si vedrà a metà marzo se vi sarà effettivamente una terza ondata - ha ribadito il dg -, Ad oggi il parametro Rt si muove quotidianamente attorno all’1 (sopra l’1 l’epidemia si espande, ndr). Più che una terza ondata, al momento ci aspettiamo dei cluster sparsi nel territorio, come capitato a Soligo». Il caso di Farra, dove Usl e Comune hanno dovuto chiudere l’intera scuola elementare Ancillotto dopo il focolaio scoppiato a seguito di una festa di carnevale organizzata a casa dai genitori, è anche l’indice di una sempre più evidente difficoltà nel far rispettare le direttive anti contagio. Per fortuna, al momento, l’aumento dei contagi non è stato seguito da un incremento dei ricoveri ospedalieri (103) e da un riempimento ulteriore delle terapie intensive (13).


LA CAMPAGNA
Ieri, intanto, sono stati chiamate a vaccinarsi altre 2.900 persone tra insegnanti e addetti del personale Ata in servizio nelle scuole della Marca. Ed oggi ci sarà una nuova tornata vaccinale nei centri straordinari di Villorba, Riese e Godega per i 2.200 operatori della sanità che non hanno ancora ricevuto la prima iniezione. Da domani poi, si inizierà a vaccinare gli 81enni. «Dopo il 1941 iniziamo adesso con la coorte del 1940 – tira le fila Stefano De Rui, direttore del dipartimento di Prevenzione – complessivamente convocheremo circa 7.200 persone. Saranno vaccinate fino all’8 marzo. Di seguito continueremo con la classe 1939». (a.belt)

Ultimo aggiornamento: 08:45 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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