Riapre lo storico locale di via Palestro a Treviso, "Al Corder" diventa connubio tra vino e cultura

Mercoledì 28 Giugno 2023 di Mattia Zanardo
Riapre lo storico locale di via Palestro a Treviso, "Al Corder" diventa connubio tra vino e cultura

TREVISO - Su mensole e scaffali fanno bella mostra bottiglie dalle varie regioni italiane e dal mondo. Su ogni tavolo, dei libri invitano l’avventore a sfogliare qualche pagina, magari in attesa della propria ordinazione. Vino e cultura - e, perché no?, cultura del vino - costituiscono il binomio all’insegna del quale riparte “Al Corder”. Il locale - quello originale, in via Palestro accanto a Ca’ dei Carraresi - ha appena ripreso l’attività, sotto l’egida diretta di Fondazione Cassamarca e con un rinnovato spirito. In fondo, un’operazione nel solco di quella “civiltà” della Treviso d’un tempo che, attorno ad un’ombra e a un cicchetto, faceva delle osterie luogo di socialità e di discussione, ben lontane da certe degenerazioni alcoliche di decenni più recenti. Il presidente di Ca’ Spineda, Luigi Garofalo, propone anche un altro riferimento: «Alle storiche brasserie francesi. Ma non intesa come imitazione da provinciali, bensì come esempio di attivazione culturale da cui imparare».

Connubio tra vino e cultura, ecco com'è il nuovo Corder

Ambienti rivisitati, conduzione, tra cucina, cantina e sala, affidata ad un team assai giovane, compresi chef e (una) sommelier, un menu di piatti “veloci”, ma in chiave innovativa e contemporanea, da torte salate, a primi piatti, tartare, insalate, tostini, taglieri di affettati, pensati per accompagnare un buon calice. Al di là del plateatico sul fronte, in questa stagione estiva, la vera chicca sono i tavolini in uno spazio ricavato sul lato, lungo vicolo Spineda, e soprattutto nella piccola corte interna a ridosso di Ca’ dei Carraresi. Ulteriormente impreziosita dalle piante di limoni, non casuale citazione, voluta dal presidente, di Johann Wolfgang Goethe (che nel suo Viaggio in Italia definiva la Penisola il paese dove fioriscono i limoni). Dal giardinetto si potrà accedere direttamente proprio all’adiacente palazzo (e viceversa), in un percorso senza soluzione di continuità con il wine store e con la libreria, situati a pian terreno del medioevale complesso affacciato, oggi centro congressuale ed espositivo. Grazie anche agli appuntamenti su letteratura, poesia e altri temi che qui verranno organizzati, pure il Corder, dunque, andrà a costituire un altro tassello del programma culturale declinato da Fondazione in città, dall’università alla creazione di una biblioteca e di un museo con quadri e opere d’arte delle sue collezioni nella sede di Ca’ Spineda, dalla collana editoriale “Firmamento” agli incontri dei “Giovedì della cultura”, alle rappresentazione di tragedie greche a Santa Croce (ripartiranno ad ottobre, sempre con un’introduzione curata da Massimo Cacciari e dallo stesso Garofalo), agli eventi musicali e alle altre iniziative. «Le Fondazioni hanno un patrimonio, questo patrimonio deve portare frutti, questi frutti devono andare a favore della comunità - ricapitola il presidente, con a fianco il segretario generale Carlo Capraro - In quali settori? Il nostro Consiglio di indirizzo ha individuato in primo luogo proprio la cultura e quanto ad essa è collegato, a tutto campo, come ricerca, educazione, sviluppo». Tra i vari, sono così in cantiere due nuovi progetti. Uno, ormai ai dettagli conclusivi, darà vita, proprio all’interno di Ca’ dei Carraresi, ad una “galleria dello sport”: attraverso alcune postazioni multimediali, sarà possibile rivivere storia, imprese, grandi campioni dello sport locale e internazionale. Un secondo, molto più in fase embrionale, punta ad ospitare anche nel corpo centrale di Ca’ Zenobio, a Santa Bona, un’esposizione di opere d’arte. In questo senso, nei giorni scorsi, Fondazione ha ricevuto anche la proposta (di cui ora si valuterà l’effettiva realizzabilità) da parte di un avvocato statunitense per una sorta di gemellaggio con alcune accademie artistiche d’oltre Atlantico.

Ultimo aggiornamento: 14:28 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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