«Se ti metti con un altro ti tolgo nostro figlio»: 26enne perseguitata dall'ex

Mercoledì 24 Giugno 2020 di Denis Barea
Ragazza 26enne perseguitata e minacciata dal suo ex
TREVISO - Doveva essere la fine dell'incubo e invece il processo è stato aggiornato al 20 luglio prossimo, data verrà pronunciata la sentenza. Non si è insomma ancora concluso il calvario di una 26enne, oggetto di telefonate insistenti ad ogni ora del giorno e della notte e soprattutto di insulti e minacce. «Mettiti con un altro e io ti tolgo nostro figlio, mi faccio dare l'affidamento esclusivo» le diceva il suo persecutore, un ragazzo di Treviso di 26 anni, cui neppure otto denunce, sette presentate dalla vittima e una dalla famiglia di lei, ben dieci interventi tra polizia e carabinieri e una ordinanza di custodia cautelare in carcere, poi modificata in divieto di avvicinamento, hanno convinto a mettere un freno alla campagna di stalking messa in atto la scorsa estate nei confronti della ex fidanzata, da cui aveva avuto un bambino. 

PERSEGUITATA
La vicenda ha come scenario la prima periferia cittadina dove risiedono i genitori della ragazza. La storia è quella di due fidanzatini che, dopo qualche mese di relazione, devono affrontare una gravidanza inattesa. Di comune accordo decidono allora di tenere il bambino e di trasferirsi a vivere insieme presso la casa dei genitori di lei ma la convivenza sarebbe stata resa molto problematica dai suoi modi e dagli atteggiamenti prevaricatori che avrebbe tenuto nei confronti della compagna. E così, nell'agosto scorso, dopo l'ennesima scenata in casa che coinvolge anche la famiglia che lo ospita viene buttato fuori di casa. È a quel punto che per la ragazza inizia l'inferno: tra il 22 agosto e il 3 settembre presenta sette denunce, a corredo delle quali porta i messaggi di minaccia che lui le avrebbe mandato in maniera quasi compulsiva, la lista delle telefonate che le fanno squillare il cellulare anche in piena notte. Querele che vengono presentate praticamente un giorno dopo l'altro, compresa quella dei genitori, che vengono insultati e minacciati di morte. 

L'AGGRESSIONE
Poi il 26 di agosto lui riesce ad incontrarla e le mette le mani addosso: la spinge, la graffia ad un braccio e le tira due schiaffoni, causandole contusioni al mento e ad un avambraccio. Il 26enne viene arrestato e nei suoi confronti il gip Angelo Mascolo emette una prima ordinanza di custodia cautelare in carcere, poi attenuata in divieto di avvicinamento. Che però il ragazzo non rispetta e ai primi di settembre riprende e perseguitare la ex e i genitori. Scattano ancora le denunce e il 26enne viene nuovamente arrestato e rimesso in custodia cautelare in carcere dove rimane fino a dicembre. A dibattimento la giovane e i genitori di lei si sono costituiti parte civile assistititi dall'avvocato Fabio Crea. 
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