Sport paralimpico al Pio X: studenti in campo per l’inclusione. L'idea ha preso forma dal compito presentato da Tito Gallina in terza media

L’iniziativa è stata sostenuta dal Comitato Italiano Paralimpico e patrocinata da Regione Veneto, Comune di Treviso e Ulss 2

mercoledì 28 maggio 2025 di Redazione Treviso
Sport paralimpico al Pio X: studenti in campo per l’inclusione. L'idea ha preso forma dal compito presentato da Tito Gallina in terza media

TREVISO - Una mattinata di sport e consapevolezza al Collegio Pio X, dove circa 150 studenti del biennio delle superiori hanno preso parte all’evento “L’unione fa la forza”, dedicato allo sport paralimpico e ai temi dell’inclusione. L’iniziativa, nata da un progetto ideato dallo studente Tito Gallina, è stata sostenuta dal Comitato Italiano Paralimpico e patrocinata da Regione Veneto, Comune di Treviso e Ulss 2.

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Il progetto

L’evento ha preso forma dal compito presentato da Tito Gallina in terza media: un progetto che univa passione sportiva e sensibilizzazione verso la disabilità.

Oggi, quel progetto è diventato realtà e ha portato Tito a ricevere una targa di riconoscimento dal Comitato. L’idea originaria prevedeva anche una raccolta fondi per donare alla città un’altalena accessibile, obiettivo ancora in corso.

Gli ospiti

Ad aprire la giornata, i saluti del rettore Lucio Bonomo e del preside Francesco Cianci, seguiti dagli interventi del direttore generale dell’Ulss 2 Francesco Benazzi e del vicesindaco Alessandro Manera, che ha proposto agli studenti di inviare al CONI una lettera per chiedere un’Olimpiade unica, senza distinzioni tra atleti normodotati e paralimpici. Sul palco si sono alternati grandi nomi dello sport: Marco Mestriner, Chiara Cecconi, Marco e Mattia Fortin, Anton Mussi, Arianna Lazzaron, Andrea Zanibellato e il moderatore Gianmarco Panizzo.

Le attività

Dopo gli interventi, gli studenti hanno potuto sperimentare in prima persona alcune discipline paralimpiche: ciclismo in tandem, powerchair football, powerchair hockey e sitting volley. Dimostrazioni emozionanti che hanno permesso ai ragazzi di vivere direttamente il valore dell’inclusione attraverso il gioco. «Nello sport non ci sono differenze», il messaggio condiviso dagli atleti, «ciascuno può dare il massimo e superare i propri limiti».

 

Ultimo aggiornamento: 17:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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