Scuola, nel trevigiano 1800 studenti in meno. Spariscono 90 classi

Martedì 30 Agosto 2022 di Mauro Favaro
I ragazzi che entrano a scuola, quest'anno ce ne saranno 1800 in meno

TREVISO - Mancano meno di due settimane al suono della prima campanella del nuovo anno scolastico. E dopo le stime, le proiezioni e i conti sulle iscrizioni, arriva la conferma che le aule nella Marca saranno sempre più vuote. Il 12 settembre tra i banchi degli istituti trevigiani ci saranno 1.809 alunni in meno, dagli asili fino alle superiori. In media, vuol dire che spariranno quasi 90 classi rispetto all'anno scorso. Dai numeri messi in fila dall'ufficio scolastico di Treviso non si scappa. Nello scorso anno scolastico si contavano 108.211 alunni in tutta la provincia. Adesso si è scesi a 106.402. I bambini e i ragazzi con disabilità sono 3.239. L'andamento è in crescita (+121). E il dato complessivo non è ancora definitivo: anche in questi giorni continuano ad arrivare nuove certificazioni. «Sono aumentate anche le gravità - spiega Barbara Sardella, dirigente dell'ufficio scolastico di Treviso - con rapporto tra alunno e docente di sostegno di uno a uno».

Di pari passo, cala il numero degli insegnanti. Seppur non di molto. Fino allo scorso giugno c'erano 9.031 cattedre nelle scuole statali del trevigiano. Tra due settimane, invece, non si andrà oltre i 9.005 posti per i docenti.


DOCENTI DI SOSTEGNO
Proprio sul fronte del sostegno, tra l'altro, prende forma un nodo mai risolto. Cioè la carenza di insegnanti. È arrivata un'ulteriore conferma dall'ultimo giro di conferimento degli incarichi per i docenti di sostegno in prima fascia nelle graduatorie provinciali per le supplenze (Gps), che alla fine del prossimo anno scolastico, dopo una prova disciplinare, si trasformeranno in contratti a tempo indeterminato. Sono state fatte 193 nomine a fronte di 440 posti. Vuol dire che 247 sono rimasti vuoti. Oltre il 56%. Si salvano solamente gli asili statali, dove sono arrivati quattro docenti di sostegno per quattro posti. Alle elementari, invece, ci si è fermati a 42 nomine su 187 posti autorizzati. Alle medie a 50 nomine su 96 posti autorizzati. E alle superiori non si è andati oltre alle 97 nomine su 153 posti autorizzati. Alla fine a livello generale non resterà che affidarsi ancora una volta alle supplenze annuali e a quelle temporanee. Anche attraverso le Mad, le cosiddette messe a disposizione, cioè contattando in modo diretto le persone che di propria sponte hanno portato il curriculum nelle segreterie delle scuole. Eventualmente richiamando pure alcuni studenti universitari non ancora laureati, come capitato l'anno scorso all'istituto Planck di Treviso. In quest'ultimo caso, tra l'altro, l'esperienza è stata positiva.


IL FRONTE NO-VAX
Va però considerato che a settembre potranno tornare in classe anche gli insegnanti no-vax che erano stati sospesi perché avevano rifiutato di vaccinarsi contro il Covid, senza un valido motivo. «Stiamo parlando circa 200 insegnanti» rivela Sardella. Quando inizierà la partita delle nomine dei supplenti? Negli ultimi giorni non è mancata qualche polemica a riguardo. L'ufficio scolastico di Treviso non ha ancora pubblicato l'elenco delle sedi disponibili. E senza questo primo passo, va da sè, non si può fare nulla. Questa, però, dovrebbe essere la settimana decisiva. Il 12 settembre gli insegnanti saranno già tutti ai loro posti? «Stiamo lavorando per questo. Il nodo delle supplenze si pone periodicamente. E quest'anno non sarà diverso. Puntiamo a nominare i docenti a tempo determinato entro l'inizio di settembre. Con un buon anticipo rispetto al primo giorno di scuola -tira le fila Sardella- le disponibilità non sono ancora state pubblicate perché prima vanno completati altri passaggi. Penso ai posti da accantonare per il concorso straordinario, che si concluderà quando l'anno scolastico sarà già iniziato. Così come ad altre situazioni di incertezza». Ma ormai è scattato il conto alla rovescia.

 

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