«Stop alla raccolta degli sciopetìn»: prati presi d'assalto, ma c'è un agente fra l'erba

Venerdì 3 Aprile 2020
«Stop alla raccolta degli sciopetìn»: prati presi d'assalto, ma c'è un agente fra l'erba
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«La raccolta degli sciopetìn non rientra tra le esigenze primarie e indifferibili per cui è possibile uscire da casa, nemmeno se si indossa la mascherina».

USCITE PRIMAVERILI
Dopo i caffè di condominio, il sindaco Sebastiano Coletti è alle prese con chi in queste giornate di primavera esce di casa per raccogliere le erbe spontanee per poi preparare risotti o altre pietanze da servire a tavola. Sacchetto alla mano, vagano per i prati, ma anche in zone a ridosso del centro abitato, violando le disposizioni comunali (a Colle i passeggi sono vietati) e quelle regionali, che obbligano a rimanere entro i 200 metri da casa. Una signora, fermata dal sindaco, ha subito precisato: «Sto indossando la mascherina». «Anche con la mascherina, andare a sciopetìn non è un'esigenza inderogabile. Bisogna stare a casa» ribadisce Coletti. «L'altro giorno prosegue ho trovato delle persone attorno al municipio che raccoglievano sciopetìn. Mi hanno detto che non stavano facendo nulla di male. In tanti mi segnalano quotidianamente persone nei campi, ma non possono mandare ogni volta la pattuglia o la protezione civile. Se le vedete, non mi resta che invitarvi a dar loro un'urlata dalla finestra. Ci provo non solo con il terrorismo, ma anche con l'ironia, a far passare dei messaggi, ma spesso è difficile». Le strade sono deserte, ma i condomini e la campagna celano gli irrispettosi delle regole. «Niente caffè o tè delle cinque con i vicini, no alle partite a carte, no ai pranzi comunitari, no alle allegre grigliate, no ai giochi di gruppo in giardino, no al bricolage di gruppo in garage» rimarca il sindaco. «Sono indicazioni forse ai più banali, ma devo ribadirle dice , come a chi ogni giorno esce a prendere due panini, quando invece potrebbe congelare più pagnotte e essere autonomo per una settimana. L'altro giorno uno mi ha chiamato per dirmi che doveva entrare nel cimitero, che ho fatto chiudere, perché i fiori si sarebbero seccati se non li avesse bagnati. Meno male che lunedì ha piovuto» ci sospira su il sindaco.

AGENTE IN CAMPO
I controlli non mancano: «Abbiamo un solo vigile che gira tutte le mattine, l'ho fatto lavorare anche nel fine settimana, per verificare che la gente non esca per futili motivi». La linea non è stata dura, solo ammonizioni verbali. Ma ieri il vigile ha staccato la prima sanzione ad un cittadino. I positivi a Colle Umberto sono saliti a 13. E l'invito quotidiano del sindaco, tramite la pagina Facebook del Comune e la chat Colle Umberto Informa, è sempre lo stesso: State a casa. «Questa, a detta degli esperti, è la settimana del picco dei contagi. Non possiamo permetterci di vanificare gli sforzi che abbiamo fatto finora. State a casa e non entrate in contatto con i vicini» conclude. 
C.B.
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