Sanità, ecco la Usl di Marca. ​«E sarà super-specializzata»

Lunedì 2 Gennaio 2017 di Mauro Favaro
Francesco Benazzi
2
E' nata l'Usl 2 della Marca: l'azienda sanitaria unica per l'intera provincia. Per ora la rivoluzione è burocratica. In attesa del decollo del Cup unico per la prenotazione di visite ed esami in tutto il trevigiano, le prime novità riguardano la comunicazione tra i vertici dell'Usl e i cittadini. A breve negli ospedali appariranno le foto dei direttori a grandezza naturale con telefoni e mail per poterli contattare. Il direttore generale dovrà anche aprire una pagina pubblica su Facebook. A giugno arriverà il piano di riorganizzazione degli ospedali. Parola d'ordine: specializzare. Emergenze e interventi di routine saranno garantiti ovunque. Per patologie più specifiche, invece, i pazienti potrebbero doversi spostare in ospedali diversi da quello di riferimento. Ma con la certezza di trovare il meglio.

Francesco Benazzi, direttore generale della nuova Usl 2 della Marca, pronte le foto segnaletiche? 
«In ogni ospedale ci sarà la mia foto a grandezza naturale, assieme a quella del direttore sanitario e del direttore medico del presidio. Saranno impressi tutti i recapiti. I pannelli verranno posizionati all'ingresso principale del Ca' Foncello, a borgo Cavalli come in ogni altro presidio dove c'è afflusso di persone. In più, ci sarà un contenitore dove tutti potranno lasciare proteste, suggerimenti o anche apprezzamenti».

E la pagina su Facebook? 
«Devo aprirla. Saremo in prima linea con l'elmetto anche su questo fronte. Fermo restando che preferisco sempre rispondere a voce».

Per i pazienti cosa cambierà con la nuova Usl 2 della Marca? 
«Per ora nulla: troveranno gli stessi sportelli di sempre e ovviamente gli stessi ospedali. Al momento è più che altro un discorso amministrativo. Ringrazio i miei collaboratori che nell'ultimo periodo hanno lavorato molto per sistemare ogni cosa in vista del cambio».

Con il Cup provinciale le persone saranno spedite a fare visite ed esami in giro per la Marca?
«No. Per ora continueranno a fare riferimento alle strutture delle loro vecchie Usl. Quando avremo chiuso il progetto del Cup provinciale potrebbero essere previsti degli spostamenti. Ma cercheremo sempre di favorire i cittadini tenendo conto di dove vivono. Le ambulanze, ad esempio, faranno sempre riferimento agli ospedali a cui siamo abituati».

Qualcuno teme che la nuova Usl sia trevisocentrica.
«A Treviso c'è la sede amministrativa. Ma le vecchie Usl 7 e 8 non saranno affatto periferia. Tutti i servizi restano in loco. Saranno i direttori a spostarsi».

Il piano di riorganizzazione degli ospedali prevederà chiusure?
«Creeremo poli di eccellenza. Nei prossimi sei mesi organizzeremo le reti cliniche. Il personale, comunque, si sposterà solo su base volontaria. Discuteremo con i clinici e ci confronteremo con i sindaci. Ma i servizi non verranno toccati. Nessun ospedale perderà nulla. Semplicemente alziamo l'asticella, mantenendo le strutture attuali e organizzando i vari presidi per punti di prestazione».
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci