Aeroporto Canova, Ryanair ripristina il 40% delle rotte:
a luglio si torna a volare

Domenica 17 Maggio 2020 di Paolo Calia
L'aeroporto Canova di Treviso tra giugno e luglio riprende l'attività
TREVISO - Tra giugno e luglio ripartirà anche l'attività dell'aeroporto Canova. E, dopo il via libera ottenuto dalla commissione ministeriale Via, Save vuole avviare i lavori di adeguamento dello scalo. Nei giorni scorsi la società ha confermato al sindaco Mario Conte la volontà di investire e di dare corso al Masterplan da 53 milioni di euro. Tutto però dipende da quando il ministro per l'Ambiente Sergio Costa firmerà il decreto destinato a sbloccare definitivamente il progetto.

I VOLI
Intanto il Canova è pronto a riaprire. I sistemi di sicurezza dello scalo sono stati revisionati e messi in ordine, tutti gli ambienti puliti e sanificati. Tutto è pronto, insomma, per la ripartenza. Ryanair ha già annunciato che dal primo luglio ripristinerà il 40% delle rotte. Non ha ancora specificato quali, ma di sicuro Treviso sarà coinvolta. E già a giugno ci potrebbero essere dei movimenti da parte delle altre compagine che volano sul Canova. Save però ha annunciato che tutto il sistema aeroportuale, che comprende Venezia, Treviso e Verona è pronto: «Lunedì 18 maggio - rivela la società - era previsto l'arrivo di due voli Wizzair su Verona e Venezia, rispettivamente da Chiinu e Skopje; purtroppo la compagnia ha comunicato alle Società di gestione, che i voli non saranno effettuati a causa del prolungamento di limitazioni da parte dei governi di Moldavia e Macedonia. Ma l'apertura delle frontiere per il 3 giugno, comunicata dal Governo, sta rimettendo in moto la programmazione delle compagnie aeree, e sui sistemi di prenotazione si amplia il numero delle destinazioni che saranno a breve collegate con gli aeroporti della nostra regione».

L'OBIETTIVO
Enrico Marchi, presidente di Save, ribadisce la volontà di tornare alla normalità: «Il nostro Gruppo ha manifestato fin da subito grande prontezza nel gestire la crisi e uno spirito di resilienza che si è tradotto in misure e azioni concrete per preparare gli scali alla ripartenza - sottolinea - ora gli aeroporti della nostra regione sono pronti per una ripresa dei voli e insieme con tutti i lavoratori del trasporto aereo ci auguriamo di poter rivedere presto la vita che scorre nelle nostre strutture».

I CANTIERI
Intanto cresce l'attesa per l'avvio dei lavori. E Cgi, Cisl e Uil lanciano un appello: «Ora Save inizi quanto prima i lavori per il rilancio e la messa in sicurezza dello scalo trevigiano, in particolare dal punto di vista ambientale e viario, in vista della riapertura dopo lo stop imposto dall'emergenza sanitaria». L'ok dato dalla commissione Via è stato ben accolto dai lavoratori dello scalo che, nel pieno della crisi, avevano raccolto centinaia di firme per chiedere lo sblocco del Masterplan: «È la notizia che tutti noi, assieme alle Rsu di Aertre, ai lavoratori dell'aeroporto e dell'indotto aspettavamo da mesi - spiegano Mauro Visentin, Cinzia Bonan e Guglielmo Pisana, segretari generali di Cgil Treviso, Cisl Belluno Treviso e Uil Treviso Belluno - l'aeroporto di Treviso deve avere un futuro, perché dà lavoro a più di un migliaio di persone ed è strategico per le imprese del territorio e per il rilancio del turismo, oggi più che mai in sofferenza. Il progetto del masterplan contribuirà a migliorare la viabilità dell'intera zona e la sostenibilità ambientale dell'aeroporto. Punto questo sul quale non si può transigere. È decisivo, dunque, affermare il principio della salute pubblica e della sostenibilità ambientale. Impariamo dalla fase che stiamo vivendo. Adesso allora - proseguono - ci aspettiamo, infatti, che Save e AerTre facciano la loro parte e inizino senza indugi a programmare i lavori e, allo stesso tempo, la riapertura e relativa messa in sicurezza dello scalo dopo i tre mesi di stop imposti dal Coronavirus.
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