Cinque rapine in 10 giorni, la Marca in balìa delle bande

Sabato 5 Gennaio 2019 di Alberto Beltrame
il prefetto Maria Rosaria Laganà
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TREVISO Cinque rapine in 10 giorni. Dall’assalto della vigilia di Natale alla gioielleria Cassolato a Castelfranco al blitz di giovedì sera alla Coop di Cornuda dove 4 banditi, dopo aver fatto inginocchiare i clienti, hanno minacciato il direttore con una pistola costringendolo ad aprire la cassaforte.

La Marca, proprio durante le festività natalizie, è stata presa di mira da bande di malviventi, da capire se provenienti o meno da fuori provincia, capaci di blitz fulminei quanto efficaci. Una situazione che ha messo in allerta il prefetto di Treviso Maria Rosaria Laganà che ha già preannunciato la convocazione di un tavolo tecnico con le forze dell’ordine dedicato all’emergenza rapine.
 
«Non posso nascondere la mia preoccupazione per gli episodi che si sono succeduti in questi giorni - spiega il prefetto -, ed è per questo che ho deciso di convocare al mio rientro il Comitato per la Sicurezza pubblica. È bene fare un punto della situazione ma ci tendo a sottolineare che il territorio è e rimane presidiato da tutte le forze preposte a garantire la sicurezza dei cittadini. Di certo c’è stata un’escalation in questi giorni, e bisogna tenere alta la guardia». 

IL SUMMIT
Il prefetto Laganà non entra nel merito delle indagini in corso da parte dei carabinieri e della polizia sui diversi fronti aperti, ma sottolinea che, prima di tutto, dovrà essere chiarito se le rapine registrate nei giorni scorsi siano ascrivibili a bande criminali di passaggio, che avrebbero programmato incursioni sotto le feste per poi tornare nei rispettivi paesi d’origine, o si tratti di criminali stanziali nella Marca o nel Veneto. «È un elemento molto importante anche se, di certo, colpi ben mirati fanno presupporre la presenza di qualcuno che abbia studiato il campo prima di agire - spiega il prefetto -. Faremo a breve il punto della situazione per studiare eventuali accorgimenti da disporre». Il Comitato Sicurezza dovrebbe essere convocato entro la metà di gennaio.

RAFFICA DI COLPI
A Castelfranco, nel tardo pomeriggio del 24 dicembre, due banditi entrano nella gioielleria Cassolato di via Puccini e, armati di pistola, immobilizzano le titolari, madre e figlia, dietro al bancone.

Poi, nel giro di una manciata di minuti, razziano monili e gioielli per un valore complessivo di oltre 100 mila euro. I banditi parlano perfettamente l’italiano e il primo ad entrare nel negozio, dopo essersi finto cliente, fa capire subito le sue intenzioni. Appoggia l’arma da fuoco sul bancone, intima alle due donne di stare ferme, e poi torna alla porta per aprire al complice. Madre e figlia, terrorizzate, vengono poi costrette ad aprire la cassaforte. Di certo i banditi avevano studiato e ristudiato il colpo, sul quale stanno indagando i carabinieri di Castelfranco. Quattro giorni dopo, il 28 dicembre, entra invece in azione il rapinatore solitario che, armato di coltello, fa irruzione all’ortopedia Althea di via Cesare Battisti, pieno centro di Treviso. Sono le 15.30 del pomeriggio. L’uomo, si ipotizza un giovane, ha il viso coperto da una bandana. Dietro al bancone c’è solo una commessa. Il malvivente le intima di lasciargli campo libero e di andare sul retro, in bagno, e di chiudersi dentro. Lui prende i circa 600 euro presenti nel registratore di cassa e se ne va. Il tutto in pieno giorno, elemento che da un lato fa capire la spregiudicatezza del bandito e, dall’altro, fa sperare che qualcuno possa averlo visto durante la fuga, per la quale si sarebbe servito anche di un complice. Sulle loro tracce la squadra mobile di Treviso. La sera successiva, quella del 29 dicembre, Giampietro De Stefano, 78enne di Montebelluna ed ex titolare della pizzeria La Terrazza, ora gestita dai figli, viene pedinato da un malvivente sulla strada di ritorno verso casa e rapinato della borsa in cui custodiva l’incasso della settimana del ristorante: oltre agli assegni ci sono 17mila euro in contanti. Nell’elenco delle rapine degli ultimi giorni ci finisce anche l’agguato subito da un 19enne di Preganziol che il 2 gennaio, verso le 21.30, è stato avvicinato da un balordo che per farsi consegnare il portafogli (dentro c’erano circa 80 euro), gli ha puntato contro un coltello prima di scappare in auto con un complice. Poi c’è la rapina alla Coop di Cornuda di giovedì sera, il 3 gennaio, fruttata ai banditi, cifra più, cifra meno, circa 10 mila euro.

Ultimo aggiornamento: 14:33 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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