CASALE «Mamma, potrò tornare a correre?». Ha aperto gli occhi il 14enne ricoverato in Rianimazione dopo il volo di 15 metri dalla Foffano di Casale. E li ha incrociati con quelli di sua madre, giunta al capezzale, in ospedale, insieme al papà. Il ragazzino è un atleta. È tesserato con una società di atletica del Veneziano. E la sua specialità è la corsa. «Non ricorda nulla di quanto è successo. Non sa di essere ferito. È sotto l’effetto dei sedativi, per questo non è lucido».
LA FIDUCIA
«Mio figlio si riprenderà. Gli ho risposto che tornerà a correre appena starà meglio. Non sa ancora nulla di quanto è successo e non è il momento di informarlo». È stanca e provata. Forse più del figlio che è stato sedato dai medici proprio per dare il tempo al suo fisico di recuperare. Ma la sua voce tradisce una forza e una fede potenti. Sa che per il suo ragazzo correre è più importante di camminare. Lo sport, per lui, è il motore che scandisce le giornate, tra gli orari di scuola, lo studio e gli allenamenti. Una passione che è cresciuta nel tempo fino ad assorbirlo davvero. Adesso, la sua vera gara F.V. la sta combattendo nel reparto di Rianimazione del Ca’ Foncello. I sanitari non hanno ancora sciolto la prognosi e si vedrà nella giornata odierna come si evolve il quadro clinico che racconta di politraumi alle gambe e alle braccia e di un trauma addominale serio.
L’INVITO
Intanto il papà, dal canto suo, ripercorre quel venerdì pomeriggio che doveva essere di festa. Suo figlio aveva invitato a Casale due amici di scuola per trascorrere il pomeriggio assieme, visto che in paese c’è la sagra. È disperato. Dice soltanto: «Ci aveva detto che andava alla sagra insieme ai suoi due amici. Invece è in un letto d’ospedale, ferito gravemente». Invece i tre ragazzini, compagni di classe all’Itis Fermi, hanno scelto di arrampicarsi sul capannone dismesso. Un rischio tutt’altro che calcolato. Quel vecchio capannone, ingrigito dalle intemperie, ha tradito i loro passi inesperti. F.V. non ha visto che poggiava i piedi sopra una lastra sottile di plexiglass, un lucernario, che ha ceduto facendolo precipitare nel vuoto. L’intera comunità di Casale è sotto choc. Il ragazzino è conosciuto e la famiglia stimata.
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