CONEGLIANO - Sbanda con l'auto, finisce contro la panchina della fermata dell'autobus investendo una ragazza incinta e poi fugge, lasciando la giovane a terra e portando la vettura in officina per cercare di far riparare subito i danni. E per di più aveva pure la patente sospesa ed è risultato positivo al test della cocaina. Un cittadino albanese di 41 anni è stato ritracciato un'ora dopo il sinistro dalla polizia locale di Conegliano.
IL SINISTRO
L'incidente si è verificato ieri pomeriggio, 4 novembre, alle 18.25 in via Einaudi, di fronte alla scuola. Per cause ancora al vaglio della polizia locale, guidata dal comandante Claudio Mallamace, la Reanult Clio grigia del 41enne albanese ha improvvisamente sbandato andando a travolgere la panchina della fermata dell'autobus dov'era seduta la vittima, che non ha avuto nemmeno il tempo di rendersi conto che l'auto la stava travolgendo. Il cittadino albanese, che tra pochi giorni avrebbe riavuto la patente dopo sei mesi di sospensione, invece di prestarle soccorso ha ingranato la prima ed è fuggito. L'incidente però è avvenuto sotto gli occhi di diversi testimoni che hanno chiamato i soccorsi e le forze dell'ordine, che si sono subito messe sulle tracce del fuggitivo. Nel giro di un'ora è stato rintracciato a Susegana: aveva appena portato la vettura in un'officina per farla riparare e a piedi stava tornando a casa. Caricato in auto, è stato poi portato in ospedale per gli esami del caso.
IL PROCESSO
Ieri intanto ha patteggiato un anno per omicidio stradale il camionista, G.P., 62enne di Codogno, che ha travolto e ucciso nel maggio del 2020 Italo Perenzin, 63enne di Vazzola. L'incidente era avvenuto verso le 9.15, a Mareno di Piave in via Conti Agosti, all'altezza della rotatoria di via Ungaresca nord. Italo Perenzin era in sella alla sua bicicletta quando è finito sotto le ruote del camion che, curvando a destra, aveva travolto il malcapitato, uccidendolo.