TREVISO - Dalla Marca al Padovano, continua la migrazione di leghisti eccellenti tra le fila di Forza Italia. Ieri c’è stata la conferma di due nomi illustri: l’ex sindaco e senatore trevigiano Gianpaolo Vallardi e il padovano Alain Luciani. Vallardi, come anticipato dal Gazzettino, è a oggi forse il profilo più pregiato passato tra le fila degli Azzurri guidati da Flavio Tosi. E potrebbe non essere il solo, visto che sono sempre più insistenti le voci che danno in arrivo anche l’assessore regionale Federico Caner.
L’ACCUSA
Intanto Tosi, ieri presente sia a Treviso che a Padova, spiega: «Non stiamo facendo nessuna campagna acquisti perché non stiamo promettendo niente a nessuno. Ma nelle prossime settimane altri nomi importanti si avvicineranno a Forza Italia. Noi cerchiamo persone di qualità, competenti, affidabili e di grande consenso». I “nomi” però non li fa. E quando gli vengono suggeriti quelli di Caner, Rizzotto o del bellunese Gianpaolo Bottacin, sorride: «I nomi non li dico, ma quelli che citate sono tutte persone che da noi starebbero benissimo».
BOTTA E RISPOSTA
Intanto Vallardi si gode il suo “nuovo” partito: «Nella Lega non sentivo più quel clima di vicinanza e di fiducia che invece sto trovando in Forza Italia. E poi la Lega ha completamente abbandonato i temi legati a un settore fondamentale come quello agricolo. Secondo me un grave errore. In questo settore c’è tanto lavoro da fare e qui potrò farlo». Su di lui pesa il giudizio di Coin, pesantissimo: «Resto perplesso nel sentirlo parlare dopo tutto quello che ha avuto dalla Lega. Anche il ruolo che ha adesso di direttore di Savno (società per la gestione dei rifiuti, ndr) lo ha ottenuto grazie a una nomina di un nostro sindaco. Non ha vinto un concorso, è stato nominato. E adesso quel ruolo lo deve rimettere sul piatto». Vallardi non la pensa allo stesso modo: «La direzione di Savno? Non ha niente a che vedere con la politica. Non è in discussione». Coin è per la linea dura verso tutto: «Chi se ne andrà e occupa cariche elettive, dovrà dimettersi perché l’elezione è arrivata con i voti della Lega». Più moderato invece il commento di Federica Pietrogrande, segretaria cittadina della Lega padovana, che non si straccia le vesti per la scelta di Luciani che potrebbe, a breve, essere seguito da altri padovani eccellenti come Fabrizio Boron e addirittura l’assessore regionale Roberto Marcato: «Auguro ad Alain buona fortuna. La Lega porta avanti le sue idee, se una persona non si riconosce più in queste idee, è legittimo che faccia le sue scelte».