CARBONERA (TREVISO) - Crua costretta a rinunciare allo spazio esterno (anche) per le lamentele del vicinato: i clienti non ci stanno. Dopo che la conosciuta birreria di Carbonera ha dovuto rimuovere il gazebo esterno, che aveva installato in tempo di pandemia con permesso del Comune, sono in moltissimi i commenti dispiaciuti sulla pagina Facebook. La rimozione del gazebo, infatti, sarebbe stata accelerata dalle lamentele dei condomini, a detta della titolare, Camilla Ferro: «Chiamate ai carabinieri ogni settimana fino ad una mail che minaccia denuncia, mandata alla proprietà» dicono in birreria. I tanti affezionati di Crua si sono allora sfogati: «Almeno c’è un po’ di vita» scrive un’utente, Linda. «Prendersi una denuncia e continuare ugualmente? Se sei in regola con tutto, quale sarebbe il problema? - dice Daniele - Chiamare tante volte le forze dell’ordine, che a ogni intervento son soldi pubblici, per un controllo dove tutto è in regola, potrebbe essere reato di procurato allarme».
I NODI
I condomini lamentano schiamazzi, l’occupazione dei parcheggi pubblici e il fatto che nei giardini si trovavano escrementi, a loro detta, dei clienti di Crua. «In 5 anni che frequento Crua non ho mai visto una persona nemmeno vomitare all’esterno o avere atteggiamenti molesti. I parcheggi sono sempre rispettosi delle linee e degli spazi. Se a questa gente piace la città dormitorio, vadano su un eremo e non distruggano una delle poche realtà decenti in zona» commenta Laura. Sembra d’accordo anche Anna: «Peccato! Tutte le volte che sono venuta da Crua - arrivando da un altro Comune - ho sempre trovato persone che conversano, ho giocato insieme a decine di altri a giochi da tavolo, ho visto presentazioni di libri e interventi culturali. Anche quando ci sono feste la gente è sempre molto rispettosa. Mai una carta lungo la strada, mai un rifiuto nel parcheggio. Peccato ci sia tanto accanimento contro un luogo così particolare, civile e di qualità».
L’HASHTAG
Tra i commenti del web già spunta l’hashtag #forzaCrua: «Lamentarsi di ciò che ha ridato vita ad un quartiere e rovinare lo spirito imprenditoriale dei giovani fa capire quanti pochi problemi veri deve avere sta gente... io ci vengo uguale, mi porto un gazebo da casa monoposto!» commenta Irene.
