«Sono andato a scuola con una glock». Canale Telegram choc: i ragazzini postavano foto con armi e bombe artigianali Video

Giovedì 29 Giugno 2023
Canale Telegram choc - Foto di Tomáš Novák da Pixabay

TREVISO - Otto perquisizioni a carico di minorenni sono state eseguite dalla Polizia Postale e dalla Digos nelle città di Avellino, Lecce, Milano, Pisa, Sassari, Nuoro e Treviso a seguito dell'individuazione di alcuni spazi Telegram utilizzati da adolescenti per condividere le loro esperienze su armi (prevalentemente da taglio, a salve o da softair) ma anche esplosivi artigianali, come le bombe molotov. Lo ha comunicato la Polizia di Stato. I ragazzini nelle chat affermavano di andare in giro con coltelli e a volte persino con pistole a salve o da softair, e pubblicavano foto e video che mostravano armi da taglio, da sparo e da softair, esposte in posa o durante l'effettivo utilizzo. Nelle loro discussioni su Telegram richiedevano informazioni e consigli su come confezionare molotov, esplosivi e detonatori, pubblicando anche foto degli ordigni realizzati. I fatti illeciti emersi con l'operazione di oggi del COSC di Milano, rientrano in una più ampia problematica di utilizzo distorto dei social network e delle altre risorse della Rete da parte di giovani e giovanissimi.

Le chat dei minorenni: cosa dicevano

Gli internauti, tutti minorenni e residenti in diverse aree geografiche del territorio italiano, erano accumunati dalla passione per le armi. Qualcuno di loro ha perfino affermato «I miei genitori sono contrari alle armi allora me le fabbrico io oppure me le prendo da qualche parte (...) Ci ho sparato con una glock vera... (...) Te lo dico perché le modifico da quando avevo 14 anni (...)». I giovani erano anche incuranti di possibili controlli da parte delle forze dell'ordine, come riscontrato in altre frasi del seguente tenore: «Io avevo una glock però poi ci sono andato a scuola perché lo avevo visto in un film americano (...) io sono andato con un multitool con coltello, rischiato molto di andare al minorile (...).

Io portavo quello a scatto nel giubbino».

Spesso pubblicavano anche foto e video che mostravano armi da taglio, da sparo e da softair, esposte in posa o durante l'effettivo utilizzo

Nelle loro discussioni su Telegram scrivevano «avete mai fatto una molotov? io si (...) martedì provo a fare del napalm (...) Qualcuno ha ha un video Tutorial per un detonatore? (...) buon pomeriggio, ecco a voi un piccolo dispositivo. (...)».

Cosa sono e come fare trap 

Il fenomeno dei siti e più di recente delle chat in cui giovani e giovanissimi parlano di come fare trap (piccoli ordigni artigianali) o anche delle molotov, è noto da anni, ed è andato aumentando con l'avvento delle repliche (pistole con le stesse misure, pesi e materiali di quelle vere ma non funzionanti) e con le armi da softair, di libera vendita, spesso esibite come trofei in foto e video. «Al momento dalle indagini non emerge se abbiano fatto solo affermazioni o realmente avuto quei comportamenti - spiegano alla Polizia Postale - ma alcune perquisizioni hanno dato esito positivo, dato che nelle loro abitazioni sono stati trovati coltelli, armi giocattolo, tirapugni e altro materiale». Ora sarà l'autorità giudiziaria per i minorenni a valutare se e quali provvedimenti adottare.

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Ultimo aggiornamento: 21:34 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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