Ricostruito un occhio a un 30enne:
era stato devastato da un proiettile

Giovedì 3 Novembre 2016
Ricostruito un occhio a un 30enne: era stato devastato da un proiettile
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TREVISO - Eccezionale intervento ricostruttivo all'ospedale Cà Foncello di Treviso: al Reparto di oculistica i medici hanno salvato l'occhio destro di un trentenne che era stato lacerato in modo gravissimo da un incidente di caccia. La situazione sembrava senza speranza e la rimozione appariva l'unica via - spiegano dall'Ulss 9 - ma l'équipe diretta da Giuseppe Scarpa ha ricomposto l'occhio con 2 interventi chirurgici, ricollegando le parti lacerate e procedendo a un trapianto di tessuto.

Il paziente per ora ha riacquistato l'estetica e riesce già a distinguere luci e ombre. I sanitari contano di recuperare ulteriori margini di funzionalità. «Il paziente - riferisce Scarpa, direttore dell'Unità operativa di oculistica del Cà Foncello -  era stato colpito da pallini, di cui uno in particolare ha causato una estesa distruzione del guscio oculare, con fuoriuscita di ampie parti dei tessuti profondi ed estese emorragie. L'occhio è stato lacerato e frammentato, attraversato da un proiettile che aveva lasciato un ampio foro di entrata e uno di uscita. Dopo i primi interventi al Pronto soccorso, in collaborazione con l'Otorinolaringoiatria diretta da Maria Cristina Da Mosto, il giovane è stato stabilizzato con un intervento d'urgenza volto a chiudere le ampie ferite. Ci siamo trovati di fronte a un occhio in condizioni che generalmente consigliano di enuclearlo, ma la giovane età del paziente ci ha imposto di percorrere quest'altra via».

 «Venerdì scorso - prosegue lo specialista - abbiamo proceduto al secondo intervento ricostruendo in un primo momento le pareti esterne, utilizzando anche tessuto trapiantato proveniente dalla Banca degli occhi di Mestre. Si è potuto quindi recuperare una parte di tessuto retinico, che è stata distesa e riposizionata nella sua sede anatomica con l'utilizzo di sostanze siliconiche». «Si è trattato di un intervento piuttosto complesso, ma la ricostruzione anatomica è riuscita - conclude Scarpa - Il paziente non ha perso l'occhio com'era invece prevedibile, quindi almeno sul piano psicologico il risultato ottenuto è già importante. Per il momento vede luci e ombre, ora continueremo a lavorare sul recupero della funzionalità».

«Il risultato raggiunto con questo intervento conferma l'elevatissimo livello del team di specialisti dell'Oculistica del Cà Foncello, in grado di affrontare situazioni di urgenza e di alta complessità tutti i giorni dell'anno 24 ore su 24, come richiesto dal ruolo di hub di riferimento che l'ospedale di Treviso è chiamato a svolgere dalla Regione Veneto - commenta il direttore generale dell'Ulss 9, Francesco Benazzi - Ma non si tratta solo di urgenza: vengono eseguiti 6 mila interventi di chirurgia oculare ogni anno, numero che pone il reparto al vertice nel Veneto, insieme a quello del Polo integrato ospedaliero-universitario di Verona».

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