Davide Anzillotti aveva 38 anni. Poco prima del malore aveva detto a sua moglie Mina, "ho mal di schiena, prendo un antidolorifico e vado a riposare. Poi l'ho ritrovato a terra, privo di sensi... Dopo i primi esami, l'hanno trasportato d'urgenza in ospedale.
Il suo quadro clinico è stato da subito grave: la diagnosi era di aneurisma cerebrale. "Poco prima dell'anestesia, prima di essere intubato, ha provato a chiedermi delle bambine....É stata la nostra ultima comunicazione". Dopo il decesso a Mina hanno proposto di autorizzare il prelievo di organi. Lei ha acconsentito. "Non ne avevamo mai parlato, non si pensa a queste cose quando si è in vita. Era un uomo molto generoso". Dopo l'ok della famiglia, il prelievo degli organi ha reso disponibile cuore, fegato, reni e cornee. Il primo è stato trapiantato a Verona, su una giovane donna; il fegato ad un bimbo di 10 mesi in una clinica romana e ad un paziente di un ospedale di Bari. Stessa destinazione per i reni, mentre le cornee sono state cedute alla Banca degli Occhi di Mestre che provvederà ad individuare un paziente idoneo.
Davide così, pur essendo morto, ha donato la vita ad altre quattro persone, grazie alla sensibilità e allo spirito di solidarietà della moglie Mina, che in un momento così difficile è riuscita a compiere un importante gesto di altruismo e di solidarietà.
Ultimo aggiornamento: 31 Ottobre, 10:39
© RIPRODUZIONE RISERVATA Il suo quadro clinico è stato da subito grave: la diagnosi era di aneurisma cerebrale. "Poco prima dell'anestesia, prima di essere intubato, ha provato a chiedermi delle bambine....É stata la nostra ultima comunicazione". Dopo il decesso a Mina hanno proposto di autorizzare il prelievo di organi. Lei ha acconsentito. "Non ne avevamo mai parlato, non si pensa a queste cose quando si è in vita. Era un uomo molto generoso". Dopo l'ok della famiglia, il prelievo degli organi ha reso disponibile cuore, fegato, reni e cornee. Il primo è stato trapiantato a Verona, su una giovane donna; il fegato ad un bimbo di 10 mesi in una clinica romana e ad un paziente di un ospedale di Bari. Stessa destinazione per i reni, mentre le cornee sono state cedute alla Banca degli Occhi di Mestre che provvederà ad individuare un paziente idoneo.
Davide così, pur essendo morto, ha donato la vita ad altre quattro persone, grazie alla sensibilità e allo spirito di solidarietà della moglie Mina, che in un momento così difficile è riuscita a compiere un importante gesto di altruismo e di solidarietà.