TREVISO - «Alle 11.27 di ieri, 4 settembre, con somma gioia e come da promessa ai cittadini, abbiamo finalmente riaperto alla circolazione tutta Via Noalese dopo ben 4 mesi di cantieri, per un quartiere oggi molto più green e “sostenibile” rispetto al passato». Commenta così Sandro Zampese, assessore comunale ai Lavori pubblici, il termine del cantiere di San Giuseppe che per tutta l’estate ha sostanzialmente fermato un’intera area del capoluogo, dall’aeroporto Canova fino al cavalcavia nei pressi di Via Bernardi.
«Innanzitutto, voglio ringraziare con il cuore il consigliere comunale Antonio Dotto per aver portato avanti con me questo progetto e tutti i commercianti della zona per aver sopportato in questi mesi i lavori davanti alle loro attività – continua Zampese – Abbiamo cercato di fare il più velocemente possibile limitando al massimo i disagi alla viabilità e, nonostante qualche minimo ritardo dovuto a nuovi interventi inizialmente non previsti, direi che abbiamo rispettato il cronoprogramma che ci eravamo prefissati. E’ stato un lavoro di squadra importante e nel quale si è vista la portata di quello che può fare la sinergia tra Comune e privati, soprattutto con ATS e Adriatica Strade che ci hanno seguito passo dopo passo».
NIENTE PIU' DEVIAZIONI
Dopo 4 mesi di passione causata da continue deviazioni, traffico e rumori costanti, i residenti potranno ora godere di nuovi e fondamentali sottoservizi che miglioreranno nettamente la resa ambientale di tutta l’area, per un quartiere meno inquinato anche nei suoi canali. «L’intervento ha permesso la posa della nuova rete idrica e fognaria e l’allacciamento alla fognatura delle utenze del quartiere di San Giuseppe – afferma il sindaco Mario Conte - Ringrazio l’assessore Sandro Zampese, il Settore Lavori Pubblici del Comune di Treviso, ATS e l’impresa per il grande lavoro svolto, ma in particolare i cittadini del quartiere per la pazienza.
OPERA IMPORTANTE
«Quanto realizzato a San Giuseppe è solo il primo stralcio di un’opera epocale per la città, la più importante per la sua storia visto che, fino ad ora, ha permesso di realizzare lungo la Noalese una nuova dorsale di acquedotto e collettore fognario che è stata collegata al depuratore comunale, così come lo è ora anche la zona di Sant’Angelo e l’aeroporto che presto andrà a dismettere per questo motivo il proprio depuratore interno – afferma Pierpaolo Florian, Amministratore Delegato di Alto Trevigiano Servizi - Mancano solo dei piccoli lavori secondari lungo il lato sinistro della strada in direzione Treviso, ma questi verranno completati in qualche giorno durante l’orario notturno. Complessivamente parliamo di uno stanziamento di 3 milioni di euro per il cantiere (oltre a 400mila euro che il Comune ha utilizzato per Via Bernardi, ndr.), costi leggermente più alti di quanto previsto perché si sono anche aggiunti in corsa i lavori per il rifacimento di ulteriori 500 metri di acquedotto, tanto che la riapertura dell’arteria stradale è così slittata di un mese. In ogni caso, così facendo siamo andati a servire circa 1.500 residenti del quartiere, numero che in futuro sarà destinato a salire fino a 5mila grazie a nuove importanti opere già programmate».