Non vuole mettere la mascherina: «Non mi copro la bocca», parapiglia al supermercato

Venerdì 13 Novembre 2020
Parapiglia al supermercato. «Non mi copro la bocca»: arrestato
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TREVISO Ha scatenato il panico tra l'ingresso e il parcheggio del supermercato Lidl di strada delle Corti, laterale di viale della Repubblica. Dalle minacce al responsabile, al rifiuto categorico di indossare la mascherina, fino all'aggressione ai poliziotti e alla testata sull'asfalto per far credere di essere stato ferito, ha rimediato una ferita al capo e un più che probabile arresto il 30enne moldavo protagonista della furibonda scenata di ieri pomeriggio.

A far scattare l'ira dell'uomo pluripregiudicato da tempo residente nel capoluogo è stata la richiesta da parte del personale del negozio di calzare la mascherina per poter entrare.

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Rifiuta di mettere la mascherina


Nel tardo pomeriggio di ieri il 30enne ha raggiunto il supermercato alla periferia nord della città. Quando ha varcato la soglia, sul viso non aveva il dispositivo di protezione, obbligatorio per accedere a qualunque luogo pubblico. Immediatamente è stato invitato a indossarla, pena dover tornare indietro. A quel punto si è scagliato contro il responsabile del negozio. Non lo aggredito fisicamente, ma lo ha coperto di insulti passando subito dopo alle esplicite minacce. «Vieni qui, ti picchio» gli ha urlato, tanto da costringerlo a barricarsi in ufficio per evitare di mettere a rischio la propria incolumità. «Vieni fuori, io non metto la mascherina, fammela mettere tu se ne hai il coraggio» ha rincarato.



Il direttore ha allertato la polizia, che ha fatto precipitare in loco due pattuglie della Squadra volante. Appena scorte le divise il 30enne si è ancor più adirato. Tra gli insulti, ha cercato in tutti i modi di scampare al controllo da parte degli agenti. Mentre cercavano di trattenerlo gli sono stati chiesti i documenti, ma lui si è categoricamente rifiutato di fornire le sue generalità. Ha anzi cercato di scappare ripetutamente e, nonostante sia stato definitivamente bloccato, ha indirizzato verso i poliziotti calci e pugni a ripetizione. Quando gli hanno detto che sarebbe finito in questura, vistosi poi in trappola, ha compiuto un gesto che ha sconvolto i molti testimoni presenti. Si è divincolato dalla presa e si è gettato sull'asfalto del parcheggio, picchiando intenzionalmente e con violenza la testa a terra. Un atto che trova spiegazione soltanto nel tentativo di far credere di essere stato percosso dalla polizia, ma subito smentito dalle persone che attonite hanno assistito alla scena.



Il 30enne moldavo è pertanto stato trasferito al pronto soccorso, dove gli è stata medicata una ferita lacero contusa alla fronte. Dopo l'applicazione di alcuni punti di sutura e un controllo generale delle sue condizioni, è stato dimesso e portato in questura in serata. Il magistrato di turno è stato nel frattempo avvertito e l'uomo sarà arrestato. Svariate le accuse a suo carico, dalla resistenza alla violenza a pubblico ufficiale, oltre alle minacce. Aggiungendo poi la segnalazione e la sanzione per il mancato rispetto delle norme anti contagio.
Sds
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Ultimo aggiornamento: 15:15 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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