MONTEBELLUNA - Correva l'anno 1932 quando Luigi e Brigida, i nonni di Renzo Battistel in arrivo da Alpago, aprirono in via Bongioanni l'Osteria da Livio, all'incrocio fra la presa 20 e la Dorsale.
I DUBBI
Dire addio al lavoro di una vita e a quella che è prima di tutto una passione non è facile. Come non è facile dimenticare i tanti volti passati in quel luogo. E diventati volti amici. Del resto la storica osteria, da sempre gestita da donne, è diventata il punto di riferimento di chi per i più svariati motivi raggiungeva la collina, dai ciclisti ai cercatori di funghi, a chi voleva semplicemente fare una passeggiata. «Con la chiusura alle 18 - prosegue Cecilia - perdiamo i clienti che escono dal lavoro e che di solito erano abituati a passare da noi. Del resto si lavorava soprattutto da quell'ora in poi. Ovviamente chiudere dispiace, soprattutto perché tante persone che abbiamo incontrato in questi anni sono diventate a noi care».
LA PERDITA
Cecilia e Renzo sono attaccatissimi a quel locale. Con la chiusura dell'osteria il Montello perde un posto storico, che negli anni ha accolto anche tante attività ricreative, dal tiro al piattello a una piccola pista da motocross. In passato, inoltre, proprio dall'Osteria al Cavallo partiva il Giro del Ton, che si articolava in 11 tappe. In ognuna veniva servito un ristoro diverso, dalla colazione (con caffè sulla pignatta e marsala con savoiardi all'osteria), alla merenda del tardo pomeriggio. Attività destinate a rimanere nel grande libro dei ricordi.