Isolamento termico degli scarponi d'alpinismo. Scarpa di Asolo avvia un progetto pilota con il Politecnico di Torino

I test fatti in una camera climatica che arriva fino a -30°C. Sul tema hanno avviato anche un dottorato

Mercoledì 1 Febbraio 2023 di Redazione web
Isolamento termico degli scarponi d'alpinismo

ASOLO (TREVISO) - Studio sull'isolamento termico degli scarponi, l'azienda leader Scarpa avvia una collaborazione con il Politecnico di Torino. Si tratta di una collaborazione triennale finalizzata ad elaborare un modello di analisi dell'isolamento termico degli scarponi da alpinismo, fino ad oggi mai realizzato nell'industria calzaturiera.

La genesi del progetto verso un miglior comfort 

Il progetto nasce dall'esigenza di studiare l'isolamento del piede a temperature estreme, e definire in questo modo una scala di valutazione del comfort termico in condizioni di freddo severo, per realizzare calzature ancora più sicure e performanti. A questo scopo è stato attivato un Dottorato di Ricerca, con una borsa finanziata al 50% dall'azienda e al 50% dal Ministero dell'Università e della Ricerca, per la ricercatrice Eleonora Bianca del Politecnico, che si concluderà nel 2025. Esaurita la fase di test pilota, le successive serviranno per la costruzione di un modello attraverso software e nuovi test sul campo, identificando così una scala di performance per scarponi da alpinismo, che attualmente non esiste, in grado di definirne le prestazioni al variare dei materiali utilizzati e delle condizioni ambientali nelle quali questi vengono utilizzati.

La prima fase

La prima fase si è conclusa nel Comfort Lab della sede del Politecnico di Biella, guidata da Ada Ferri, che dispone di una «camera climatica» in cui sono state realizzate delle prove di simulazione del sistema piede-scarpa in ambiente controllato, allo scopo di riprodurre il comportamento dello scarpone in differenti condizioni di utilizzo e osservarne eventuali modifiche nel comportamento termico nelle variabili tempo, temperatura e umidità. «Fino ad oggi - sottolinea Francesco Favilli, Brand Manager di Scarpa - nessuno aveva mai pensato di realizzare dei test scientifici per misurare la capacità di isolamento del piede in alta montagna, poiché l'industria si è sempre basata su prove empiriche, esperienze sul campo e conoscenza storica. Grazie alla collaborazione con il Politecnico di Torino avremo a disposizione dati scientifici precisi e reali, con i quali potremo arricchire il nostro know-how in fase di progettazione dei nuovi prodotti». «Siamo molto soddisfatti della collaborazione con Scarpa, che ci ha permesso di attivare una borsa di dottorato in Ingegneria Chimica -  commenta la professoressa Ada Ferri - L'esplorazione di ambienti estremi richiede materiali estremamente performanti ed affidabili, che possono essere progettati anche grazie alla quantificazione degli scambi termici tra corpo ed ambiente con strumenti di simulazione sperimentale e numerica. Nel nostro laboratorio, possiamo riprodurre condizioni ambientali simili a quelle che gli alpinisti troveranno nelle loro spedizioni, con il vantaggio di poter utilizzare strumentazione per il monitoraggio dello stress termico, che non può essere utilizzata in campo. Abbiamo progettato una struttura idonea alla simulazione dell'attività alpinistica, che viene utilizzata nella nostra camera climatica fino a -30°C dai tester esperti di Scarpa.

I dati che raccogliamo ci sono utili per descrivere il sistema piede-scarpa in un ambiente di simulazione numerica, con l'obiettivo di sviluppare calzature più performanti».

Ultimo aggiornamento: 12:28 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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