Al Borgo Divino di Treviso, il titolare si rifiuta di dare da bere ad un cliente ubriaco. Lui lo minaccia con una pistola

L'arma che agitava l'avventore era giocattolo ma il barista si è spaventato molto e ha chiamato i soccorsi.

Domenica 6 Novembre 2022 di Valeria Lipparini
Titolare si rifiuta di dare da bere ad un cliente ubriaco

TREVISO - Chiede da bere, ma è malfermo sulle gambe. Al rifiuto del titolare di Borgo Divino, il bar di Canizzano preso di mira dal 59enne italiano, peraltro già noto alle forze dell'ordine, torna a casa e impugna una pistola. Si ripresenta così nello stesso bar esigendo da bere. E minaccia il gestore pur rimanendo all'esterno del pubblico esercizio.

Si tratta di un'arma giocattolo col il tappo rosso posizionato nella canna. Ma, agli occhi di una persona inesperta, sembra in tutto e per tutto un'arma vera.

Istanti di paura

A quel punto, il gestore del bar Borgo Divino non ci pensa un attimo. Chiama la polizia e gli agenti delle volanti intervengono in un attimo e denunciano il 59enne per minaccia aggravata dall'utilizzo di un'arma.
Tutto è successo venerdì, alle 14. Orario di chiusura del bar. Avventori non ce ne sono. Dietro al bancone il gestore. «Conoscevo quel tipo, era venuto a consumare altre volte da noi, ma non aveva mai dato fastidio. Così, quando l'ho visto arrivare venerdì non mi sono allarmato immediatamente» conferma il titolare del bar. Ma gli è bastato dare un occhiata a quel cliente che non stava dritto sulle proprie gambe per capire che di bicchieri ne aveva bevuti anche troppi. Gli ha negato un altro goccio ma l'uomo, con problemi di alcolismo alle spalle, non l'ha presa bene. Tornato a casa si è armato e si è presentato di nuovo nel locale minacciando il gestore per ottenere da bere.

I soccorsi

Avvisata la polizia, sul posto sono arrivati glia genti delle Volanti che hanno chiesto al titolare del bar di descrivere l'avventore focoso. Gli agenti ci hanno messo un attimo per capire di chi si trattava. Tutto combaciava, a partire dall'età e dal fatto che l'uomo abita nel quartiere. Così, gli agenti della Volante si sono presentati a casa e hanno trovato, in bella mostra, la pistola giocattolo con cui aveva terrorizzato poco prima il povero gestore di Borgo Divino. «Non mi sono assolutamente accorto che si trattava di una pistola giocattolo, altrimenti non avrei chiamato la polizia. Invece, mi sono spaventato. Fortunatamente non è entrato all'internod el locale ed è sempre rimasto fuori. Questo mi ha consentito di telefonare e chiedere aiuto. Per fortuna non c'erano avventori in quanto stavo chiudendo. E i poliziotti sono intervenuti quasi subito. Lui, però, se ne era già andato. Poi, gli agenti della Volante mi hanno informato del fatto che si trattava di un uomo a loro già noto. Io, dal canto mio, devo dire che non ha mai destato sospetti. È un uomo assolutamente normale, non è vestito in modo trasandato e non ha mai disturbato. Venerdì, invece, era proprio fuori misura».

 

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