FREGONA - La notizia della sospensione del medico di famiglia Ivan Da Ros, denunciato dall'Usl 2 perché a marzo avrebbe continuato a lavorare a Casa Amica visitando gli anziani pur sapendo di essere positivo al Covid-19, ieri mercoledì 9 giugno ha fatto il giro del paese.
«Se il dottor Da Ros è stato sospeso, si rende ora necessario un eventuale sostituto non solo per dare continuità al servizio a Casa Amica, ma anche ai cittadini nell'ambulatorio di via Marconi. Tra l'altro, prossimamente, il medico che ha sostituito la dottoressa Giovanna D'Erchia, il dottor Rigato, andrà in pensione. E il rischio di chiusura dell'ambulatorio va scongiurato. Fregona -evidenzia il consigliere Daniele Dal Mas - è un piccolo comune montano e non può permettersi di perdere un servizio importante come quello svolto da un medico di base. La gente attende risposte ed è pronta a mobilitarsi per salvare il servizio». Già ad inizio anno c'era stata una mobilitazione in paese a seguito del pensionamento della dottoressa D'Erchia: era stata evidenziata l'impossibilità, soprattutto per i più anziani, di raggiungere i medici nello studio Med-10 di Cappella Maggiore. L'Usl 2, grazie alla disponibilità del dottor Sandro Rigato, sta garantendo la presenza di un secondo medico nello studio di Mezzavilla.