Il libro delle favole di Elena, mamma più forte della malattia

Sabato 15 Agosto 2020 di Elena Filini
Elena Grossi
PREGANZIO La fibromialgia, poi il Covid. Ma Elena non si è data per vinta e ha deciso di ritrovarsi attraverso la scrittura. Inventando le avventure di un personaggio che presto diventerà un cartoon, e che ha ricevuto i complimenti del presidente Zaia. «Le avventure di Ale nasce durante il periodo più difficile della mia vita - spiega questa mamma 48enne- ho insegnato lingue al collegio Astori ma a causa della fibromialgia, esplosa letteralmente quando è nato mio figlio Alessandro, ho dovuto lasciare il lavoro. A marzo stavamo per trasferirci a Preganziol quando il Covid ha bloccato tutto. Mi sono trovata incastrata, in casa, con mio figlio. Ho deciso di iniziare a mettere nero su bianco le storie che gli raccontavo. Ed è nato il libro». Da sempre Elena, nata in Germania e cresciuta in Alto Adige, ha coltivato il sogno di un libro. E' arrivato il momento propizio.
PAROLE E DISEGNI

«Siccome ci rivolgiamo ai bambini ho voluto cercare un'illustratrice che potesse aiutarmi, e ho trovato Giulia, una bravissima ragazza di Venezia». Il libro racconta le avventure di Ale e dei suoi amici Fede e Giorgio: ogni storia ha un finale edificante. «Ale è mio figlio: ogni giorno di ritorno dalla scuola materna si rifugia con gli amici nella casa sull'albero. E da qui iniziano avventure favolose e incontri con personaggi fantastici, animali soprattutto. Il libro contiene 8 racconti per immagini e una collezione finale di stickers». Completata la stesura, Elena si è guardata in giro. «Ho cercato grazie ai social alcune case editrici: tutte erano interessate ma ad intuito ho scelto Epigraphia (Marche). Con loro abbiamo nel giro di due mesi fatto le bozze e corretto tutto fino a pubblicare, oltre al libro un audiobook. Ora il libro verrà tradotto in tedesco: ma è solo il primo di una serie altri 8 volumi, che comporranno l'intera collana. E all'orizzonte c'è anche un Dvd per far diventare la storia un cartoon».
LA COLLETTA
Al nome di Elena Grossi nei mesi scorsi è legata anche la colletta di solidarietà per dare sostegno e aiuto a Denis Spolaor, un uomo in stato di disagio che grazie alla sottoscrizione di Elena è riuscito a trovare lavoro. Ma ad un certo punto è stata Elena ad andare in crisi con la malattia progressiva, il problema del trasloco, l'impossibilità di lavorare. Dal cuore le è uscita una storia piena di buoni sentimenti che, senza essere pretenziosa o moraleggiante sottolinea l'importanza dell'educazione, dell'amicizia e della lealtà. «A 44 anni, in un momento brutto, mi sono messa in gioco e ho deciso di cambiare la mia vita. La lettera di Zaia mi ha dato grande soddisfazione».
 
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