Dolore alla schiena da giorni, infarto fatale in ospedale mentre il medico lo visita

Mercoledì 24 Gennaio 2024 di Michele Miriade
Aldo Tomasella

SAN VENDEMIANO - Colpito da infarto mentre si trovava in ospedale per controlli. Così se n'è andato Aldo Tomasella, tra i fondatori del Calcio San Vendemiano ed ex calciatore. Nato a San Fior, Aldo (Garrincha per gli amici) aveva 76 anni e abitava a Zoppè di San Vendemiano. Da qualche giorno accusava dei dolori alla schiena e lunedì, accompagnato dal fratello Mariano, si era recato all'ospedale di Vittorio Veneto per alcuni accertamenti. L'attacco fatale è avvenuto durante la visita del medico.

Immediati ovviamente i soccorsi, essendo in ospedale, ma i tentativi di rianimarlo sono risultati vani. A lavorare aveva iniziato da giovane, all'età di 14 anni, in un'azienda di San Vendemiano acquisendo la passione nella lavorazione del ferro battuto diventando esperto e realizzando tra l'altro gli arredi della chiesa di San Vendemiano.

L'IMPEGNO NEL CALCIO
Fondò poi nel 1972, con i fratelli Luigi e Mariano, un'attività nel settore metalmeccanico la C.M.T. (Costruzioni Metalmeccaniche Tomasella) creando posti di lavoro per molte persone del territorio, sviluppando diverse innovazioni nel settore che hanno trovato applicazione alla Sipa, società di industrializzazione, progettazione e automazione, di Vittorio Veneto. Azienda, scissa in due, ora portata avanti dai nipoti Alberto e Marco.
Aldo Tomasella è stato tra i fondatori della società calcio San Vendemiano. Un impegno prima come calciatore (soprannominato Garrincha per la sua velocità e il fisico scattante), poi come dirigente e accompagnatore, ruoli essenziali per trasmettere ai tanti giovani lo spirito di squadra, amicizia, aggregazione e valori etici e morali. Era vicino alla sezione arbitri di calcio di Conegliano con iniziative in ambito associativo e sociale, e con il club calcistico Marussici in Istria. Inoltre seguiva il mondo del ciclismo e delle bocce organizzando vari tornei. Ed era vicino anche al mondo degli alpini, anche se alpino non era, ma lo faceva in ricordo dello scomparso papà Vittorio, reduce dalla guerra in Russia, e tra le tante iniziative realizzò i giochi per l'asilo di Rossosch (Russia).

VILLA LICCER
Si era anche impegnato per la valorizzazione e riqualificazione di Villa Liccer di Castello Roganzuolo, dove Aldo era nato e che era stata appunto acquistata dal comune di San Fior, creando anche l'iniziativa editoriale "Villa Liccer Le nostre radici" per il recupero della tradizione orale. Aldo, che non era sposato, lascia i fratelli Luigi e Mariano, i nipoti Alberto, Marco, Vittorio, Maria Cristina, Stefania e Massimo e tantissimi amici. Da definire la data del funerale in attesa dell'esame autoptico che verrà eseguito a Treviso.
 

Ultimo aggiornamento: 28 Gennaio, 08:47 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci