Riaperture, patto fra sindaco Conte e ristoratori: «Multe solo se necessario»

Sabato 24 Aprile 2021 di Paolo Calia
I ristoratori presenti all'incontro con il sindaco

TREVISO - «Sinceramente speravamo di uscire con qualche risposta in più, ma abbiamo capito che anche loro sono in balia delle norme che cambiamo di continuo. Abbiamo però apprezzato lo sforzo di voler fare squadra e lo spirito di collaborazione». Andrea Penzo Aiello è uno dei ristoratori che ieri ha preso parte all’incontro voluto dal sindaco Mario Conte alla vigilia della riapertura di lunedì. Nella grande sala di Santa Caterina si sono riuniti una trentina di ristoratori e commercianti, un’altra ventina ha invece seguito in collegamento da remoto. Davanti a loro il sindaco, il vice Andrea De Checchi e il comandante della polizia locale Andrea Gallo. L’idea dell’incontro è nata qualche giorno fa. Inizialmente doveva essere una cosa ristretta a una rappresentanza, da fare a Ca’ Sugana. Poi Conte ha voluto allargare ed è venuta l’idea di utilizzare Santa Caterina. E da ieri pomeriggio, il museo civico chiuso da mesi è diventato il luogo simbolo dove è stato siglato il patto tra amministrazione e ristoratori. «Facciamo squadra - ha detto Conte - lunedì torniamo a essere tutti protagonisti. Ma diamoci una mano. La polizia locale è a vostra disposizione per aiutare a rispettare le regole. Ci saranno i controlli, ma ci sarà anche il buon senso.

Nessuno ha come obiettivo quello di “stangare”, ma solo di aiutare. Ci sono quattro regole da rispettare, facciamolo e non ci saranno problemi».


LE RICHIESTE
La platea ha ascoltato in silenzio, poi ha incalzato. E ha chiesto soprattutto una cosa: elasticità. Soprattutto sul fronte degli orari. Il coprifuoco alle 22 resta la grande preoccupazione di tutti. Rischiare multe o giorni di chiusura perché qualche cliente si ferma oltre l’orario è la paura di tutti. «E da questo punto di vista ci hanno garantito collaborazione - osserva Stefano Zanotto, titolare di Arman e della Terrazza San Tomaso - se uno alle 22 sta bevendo il caffè, può tranquillamente fermasi fino alle 22,10 senza che nessuno corra rischi. Basta che non siano le 23 insomma. Questo ci hanno detto e questo ci tranquillizza perché vuol dire agire con buon senso. Giusto rispettare le norme, ma adesso abbiamo bisogno solo di ripartire in tranquillità. Gli ultimi 13 mesi sono stati un bagno di sangue». 


ALL’INTERNO
Dai titolari del ristorante Burici dell’osteria Bacaro, insieme ad Aiello gli unici a fare interventi, è arrivata la richiesta di chiarire uno dei tanti dubbi: la possibilità di lavorare all’interno. «Al momento non si può - ha sottolineato De Checchi - ma anche su questo la discussione tra associazioni di categoria, regioni e Governo è in corso. Così come la questione del coprifuoco». «Ma se inizia a piovere e i clienti vengono dentro?», è stata la replica. Il sindaco ha allargato le braccia: «Vorrà dire che finiranno di mangiare all’interno e andranno via. Valutiamo i casi uno alla volta». Conte e De Checchi lo hanno ribadito: eventuali multe scatteranno solo di fronte a situazioni palesemente fuori regola. Ma hanno anche lanciato un appello: «Facciamo un patto di sangue. Voi rispettate le regole, l’amministrazione si impegna ad aiutarvi in tutti i modi. Quello che faremo da lunedì sarà fondamentale in vista dell’estate». E sugli assembramenti: «Se avete troppa gente davanti al vostro bar o ristorante, chiamate senza problemi la polizia locale che vi aiuterà a risolvere tutto senza conseguenze». Collegato da remoto anche Enrico De Wrachien, gioielliere e non ristoratore, ma non per questo meno interessato: «Apprezzo gli sforzi dell’amministrazione, fanno quello che possono. Ma è inutile illudersi: niente sarà più come prima almeno fino a quando la gente non tornerà a muoversi liberamente». Chiude Fabio Tambarotto (Muscoli’s): «È necessario un reciproco buon senso, da parte nostra e da parte loro. Ancora non è chiaro come potremo lavorare, la questione dell’uso dei locali interni va spiegata. Ma almeno ripartiamo, anche se non con quella condizione di normalità cui tutti aspiriamo».

Ultimo aggiornamento: 16:56 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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