Condannato a due anni e 8 mesi Patrik Angeli, aveva provocato l'incidente dove ha perso la vita il 22enne Nicolò Minello

Giovedì 27 Ottobre 2022 di Redazione web
Nicolò Minello morto nell'incidente provocato da Patrik Angeli ora condannato

TREVISO/VENEZIA - Patteggia la pena di due anni e 8 mesi di reclusione Patrik Angeli che ha provocato il terribile incidente dove aveva perso la vita Nicolò Minello a soli 22 anni. La tragedia poco più di due anni fa. Ed oggi, 27 ottobre, davanti al gup Cristian Vettoruzzo, il 24enne Patrik Angeli di Musile di Piave ha patteggiato per l'incidente con l'aggravante di aver causato anche lesioni stradali gravi ad altre persone e di essersi messo alla guida in stato d'ebrezza. 

La condanna

Si era partiti da una pena base di cinque anni e sei mesi, poi ridotta con l'applicazione delle attenutanti e del rito alternativo ma il giovane non potrà avvalersi della sospensione condizionale. Anche se, con ogni probabilità il suo legale chiederà l'affidamento ai servizi sociali. Gli è stata comminata anche la sanzione accessoria della sospensione della patente di guida, sempre per due anni e otto mesi.

L'incidente a Salgareda, nell'auto cinque amici

Il dramma si è consumato a Salgareda, nel Trevigiano, il 18 ottobre 2020, poco prima delle 23. Cinque amici e quasi coetanei, tutti residenti tra Noventa e Musile di Piave e Meolo, avevano trascorso la serata in una pizzeria di Piavon di Oderzo e stavano rientrando a casa quando Angeli, percorrendo via Pizzocchera, nell’affrontare una curva secca a sinistra ha perso il controllo dell’auto che è finita nel fossato laterale ribaltandosi, dopo aver travolto vari arbusti sul ciglio della strada. Il conducente se l’è cavata con ferite lievi, ma ai quattro trasportati è andata molto peggio: tre di loro sono stati trasportati all’ospedale Ca’ Foncello con gravi traumi, due in Terapia intensiva in prognosi riservata, mentre per Nicolò, che era seduto sul sedile posteriore come i due amici ricoverati in rianimazione sopravvissuti ma con pesanti conseguenze, non c’è stato nulla da fare. Nicolò è deceduto sul colpo per i fatali politraumi riportati.

Angeli guidava oltre il limite ubriaco

Angeli è stato subito indagato per omicidio stradale dal Pubblico Ministero della Procura della Marca titolare del fascicolo, la dottoressa Mara Giovanna De Donà. Il magistrato ha affidato a un proprio consulente tecnico, il perito industriale Francesco Sottana, l’incarico di ricostruire la dinamica, le cause e le responsabilità dello schianto. Alle operazioni peritali ha partecipato anche l’ingegner Pierluigi Zamuner quale consulente tecnico di parte messo a disposizione da Studio3A che ha tutelato la parte offesa, attraverso il responsabile della sede di San Donà di Piave, Riccardo Vizzi, e con la collaborazione per la parte penale dell’avvocato Andrea Piccoli del foro di Treviso. Il Ctu ha concluso che la causa tecnica dell’evento “va ricercata nell’eccesso di velocità (stimata in oltre 70 km/h, ndr) con cui venne affrontata la curva e nell’incapacità del conducente di mantenere il veicolo all’interno della carreggiata”, aggiungendo che “l’incapacità della guida può essere correlata allo stato di alterazione psicofisico con eccesso di livello alcolico sanzionato” e ribadendo che “l’unica ed esclusiva causa dell’evento è da rilevare nella condotta dell’indagato”. Angeli infatti era anche risultato positivo all’alcol test, con un tasso alcolemico di 0,92 g/l. Al termine dell’inchiesta quindi la dottoressa De Donà ha chiesto il processo per il conducente della Bmw, “per essersi posto alla guida dell’auto in stato di ebbrezza alcolica con quattro passeggeri a bordo” e per “non aver regolato la velocità in un tratto di strada conformato da curva volgente a sinistra, con visuale preclusa e in ore notturne, non essendo in grado di conservare il controllo del proprio veicolo e di compiere tutte le manovre necessarie in condizioni di sicurezza, fuoriuscendo dalla sede stradale e ribaltandosi”, con tragiche conseguenze. Si è quindi arrivati all’udienza preliminare di oggi e alla condanna.

Il ricordo di Nicolò con il torneo "Mina con noi"

I familiari di Nicolò da tempo hanno scelto di concentrare tutte le loro energie positive per ricordare il loro caro nel modo in cui il ragazzo avrebbe sicuramente più gradito, il calcio. Minello ha cominciato a tirare i primi calci quando aveva cinque anni nella società del suo paese, l’AC Noventa, ha giocato anche a livello dilettantistico con diverse squadre, l’ultima delle quali il Grassaga. Sono già in corso i preparativi per la seconda edizione del “Mina con noi”, che si conta di organizzare per il prossimo 14 gennaio 2023: questa volta sarà un torneo di calcio a cinque che si disputerà al palazzetto dello sport di Noventa di Piave.

Ultimo aggiornamento: 17 Aprile, 21:23 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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