In chiesa i fedeli pregano per un malato,
nel pub di fronte espongono una bara

Martedì 1 Novembre 2011 di Remo Cattarin
La bara esposta nel pub di fronte alla chiesa di Saletto (Photo Journalist)
TREVISO - L’altra faccia di Halloween. Pu capitare che, quando una cultura non ci appartiene, succedano cose che lasciano l’amaro in bocca e suscitano non solo le proteste, ma addirittura l’indignazione della gente. È ciò che è accaduto ieri sera a Saletto di Piave, frazione di Breda di Piave (Treviso), dove la festa di Halloween messa in cantiere da un pub della piazza ha prodotto davvero effetti indesiderati. Almeno tra la gente del paese. Ma andiamo con ordine.



A Saletto, da qualche settimana, si è in trepidazione per il caso di un giovane, padre di famiglia, ricoverato all’ospedale Ca’ Foncello, che ha contratto un’infezione che pare davvero non volerlo lasciare, anche se si notano alcuni miglioramenti. Una persona conosciutissima in paese, impegnata nel volontariato, per la quale, proprio ieri sera, era stata organizzata una funzione religiosa in chiesa, alla quale avevano voluto presenziare tanti fedeli per pregare per la sua salute e la sua sperata prossima dimissione.



Contestualmente, in un locale proprio nella medesima piazza Vittorio Veneto, era stata allestita una sorta di camera ardente, con tanto di bara, lumini rossi accesi e fiori. Evidentemente il tutto ispirato alla notte di Halloween. Di certo le intenzioni dei gestori del locale non erano quelle di ferire la comunità nel suo pensare collettivo, tuttavia il gesto e la macabra messa in scena hanno finito col creare, in chi si è trovato a guardare dall’esterno il tutto, in una sorta di disagio interiore sfociato poi nella richiesta che il tutto fosse rimosso perché in grande contraddizione con ciò che si stava facendo nella vicinissima chiesa.



Due modi di vivere una serata totalmente diversi: chi pensa alla salute di chi sta soffrendo in un letto di ospedale e chi, invece, cerca in segni particolari il senso di una notte. Qualcuno ha così amaramente commentato il fatto: «Per noi gente del Piave, abituata alle nostre secolari tradizioni, nella notte dei Santi ci si radunava per il rosario; certe messe in scena non faranno storia se non per essere riprese e condannate come volgari e davvero di cattivo gusto».
Ultimo aggiornamento: 9 Novembre, 20:41 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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