Due bimbi trevigiani di 12 e 3 anni si perdono a Genova: task force e due ore di ricerche per trovarli

Venerdì 3 Settembre 2021 di Brando Fioravanzi
Le ricerche alla fine hanno dato buon esito: i bimbi sono stati trovati
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TREVISO - Forse ispirati ed affascinati dalle straordinarie avventure marinaresche dello scrittore e capitano Enrico Alberto d’Albertis, già fondatore dell’omonimo Castello che domina la città di Genova affacciandosi sul porto dalla collina di Montegalletto e che oggi è sede del Museo delle culture del mondo e del Museo delle musiche dei popoli, mercoledì pomeriggio due bimbi trevigiani si sono allontanati dai loro genitori mentre si trovavano in visita alla storica struttura nel quartiere di Castelletto, facendo ben presto perdere le loro tracce.

I due fratellini, un maschietto di 12 anni e una femminuccia di 3, si sono difatti improvvisamente separati dai genitori che, non vedendoli nelle vicinanze, hanno immediatamente allertato i soccorsi nella paura potessero essere stati rapiti da qualche malintenzionato.

LA RICERCA

Due ore sono durate le ricerche dei bambini, ma per fortuna la loro monellata ha avuto un lieto fine. I carabinieri del Nucleo Radiomobile di Genova, diretti dal colonnello Gian Mario Carta, li hanno difatti poi ritrovati sani e salvi in piazza Fossatello e, alla domanda del perché fossero così distanti rispetto al Castello, la “coppia di fuggitivi” non ha saputo dare una risposta precisa, forse perché solo spinti verso l’ignoto e l’intentato. Fatto sta che mentre i genitori, residenti a Treviso ma in vacanza da qualche giorno con la famiglia nel capoluogo ligure, ammiravano le collezioni del Museo (eretto su resti di fortificazioni cinquecentesche e tardomedievali, oltre che caratterizzato da trofei coloniali e da rimandi esotici, neogotici ed ispano-moreschi), il fratello maggiore si è di poco allontanato dal controllo di mamma e papà per poi decidere in tutta autonomia di spingere sul passeggino la sorellina per oltre un chilometro, attraversando così diverse strade e spingendosi fino all’interno del centro storico cittadino, il tutto senza una meta prefissata.

L'AIUTO DAI SOCIAL

Inizialmente vanamente ricercati solamente dai genitori nel parco del Museo e lungo tutta la cinta muraria, i due fratellini sono stati poi oggetto di una vera e propria task-force organizzata dalle forze dell’ordine locali a cui hanno fin da subito partecipato i Carabinieri, i Vigili del Fuoco, la Polizia Municipale, alcuni volontari della Protezione Civile e, tramite i social online, persino una rete di genitori che ha fatto veicolare il messaggio nelle chat di WhatsApp per una informazione più capillare ed immediata. Alla fine, però, sono stati i Carabinieri del Nucleo Radiomobile del Comando Provinciale a trovarli e metterli al sicuro dopo averli a lungo chiamanti per nome per le vie del noto quartiere residenziale che arriva fino alle colline che circondano la città. I due bimbi, un po’ sperduti ma felici di interagire da vicino con i militari, si sono poi messi a giocare con loro mangiando anche un’ottima focaccia ligure offerta nell’attesa che entrambi potessero riabbracciare i genitori giunti sul posto pochi minuti dopo, per una storia che di certo in famiglia non si scorderanno a breve.

Ultimo aggiornamento: 08:07 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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