TREVISO - Federica Dametto rompe il silenzio. La barista 37enne di Casier ha deciso di raccontare l'incubo che vive dalla sera del 3 settembre, quando, alla guida della sua Rover, ha travolto e ucciso Enrico Scarabello, coetaneo di Carbonera, mentre camminava assieme alla moglie sul cavalcavia di San Giuseppe. Federica è sottoposto all’obbligo di dimora: «Una punizione - dice fra le lacrime - che mi merito. Anche se non è vero che quella sera me ne sono scappata lasciandolo morire là».
«Mi dispiace soprattutto per il ragazzo. Mi dispiace per la moglie. E per tutta la sua famiglia. Questo in primis. Poi è chiaro che dispiace anche e soprattutto per quello che è successo a me» ha detto Federica Dametto in un'intervista concessa al Gazzettino e ad Antenna Tre.
L'intervista completa nel Gazzettino di Treviso in edicola sabato 24
Ultimo aggiornamento: 22:01
«Mi dispiace soprattutto per il ragazzo. Mi dispiace per la moglie. E per tutta la sua famiglia. Questo in primis. Poi è chiaro che dispiace anche e soprattutto per quello che è successo a me» ha detto Federica Dametto in un'intervista concessa al Gazzettino e ad Antenna Tre.
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